(Teleborsa) - Per il direttore del Dipartimento europeo del Fondo Monetario Internazionale, Alfred Kammer, l'Italia è in una "forte fase di ripresa". Per Kammer è il risultato...
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Il Fmi ha rivisto al rialzo le stime di crescita dell'Italia al +5,8% quest'anno. Nel 2022 la crescita è stimata al 4,2% e all'1,6% nel 2023. Il Next Generation Eu è quindi un "importante driver di crescita nel medio termine» per l'Italia". La forte crescita e la progressiva riduzione della spesa per la pandemia, ha aggiunto Kammer, "ridurranno il rapporto debito-PIL nel breve termine", così come lo slancio fornito da Next Generation Eu "creerà una favorevole dinamica del debito nel prossimo paio di anni". "Quello che serve in un termine più lungo è la tempestiva attuazione delle riforme strutturali, che spingono la produttività e la crescita di lungo termine. Lo sviluppo è essenziale per ridurre il debito a una traiettoria sostenibile", ha spiegato.
Per il suo andamento l'aumento della produttività tramite le riforme strutturali, il guardare all'efficienza delle tasse e della spesa e gli aggiustamenti di bilancio "growth friendly"» sono tutti tenere in considerazione - ha spiegato Kammer -. Al momento la dinamica del debito è aiutata dai bassi tassi di interesse. Ci aspettiamo che nel medio termine i tassi saliranno ma non nell'immediato. In ogni caso anche quando saliranno il rapporto Debito-PIL risponderà molto lentamente". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero