(Teleborsa) - "Primo: stretta delle condizioni finanziarie. Secondo, apprezzamento del dollaro. Terzo, rallentamento della crescita in Cina. Tutto questo fa sì che un futuro...
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Dalla direttrice del Fmi arriva, inoltre, un allarme sui prezzi alimentari. Lo "shock dei prezzi alimentari" – come ha affermato Georgieva – è, infatti, al centro delle preoccupazioni per le prospettive di crescita mondiale. Se i prezzi energetici hanno visto una correzione, quelli alimentari – ha sottolineato Georgieva – "continuano a salire, salire, salire". Intervenuta a un panel del Forum economico mondiale sulle prospettive economiche globali, Georgieva ha insistito sul fatto che il Fmi non si aspetta, ma nemmeno esclude, la possibilità di una recessione globale. "Non in questo momento – ha detto Georgieva – ma non significa che sia da escludere. Ricordo che abbiamo abbassato le prospettive di crescita ad aprile per 143 Paesi, l'87% del PIL".
Tutto dipenderà dagli sviluppi dell'aggressione russa in Ucraina, dalle decisioni di Pechino, dall'impatto che il dollaro forte avrà sulle economie emergenti con lo spettro di uno shock per i più indebitati in valuta estera.
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Il Messaggero