(Teleborsa) - "L'Italia continua ad avere un problema di debito troppo elevato e quello che serve è un piano credibile nel medio termine". Lo ha detto Pol Thomsen, responsabile...
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ALLARME DAZI - Spostando l'attenzione a livello globale, l'escalation delle tensioni commerciali insieme alla Brexit mettono a rischio la ripresa europea, prosegue Thomsen:"Siamo preoccupati dai recenti sviluppi, la spirale dei dazi può compromettere gli sforzi per contrastare il rallentamento dell'economia in Europa".
Sulla stessa linea anche Mario Draghi, all'ultima assemblea del Fondo da Presidente della BCE. "L'economia dell'area euro è cresciuta a una velocità più lenta dall'inizio dell'anno per la debolezze negli scambi commerciali internazionali". I rischi al ribasso delle prospettive di crescita sono legati in particolare alla "minaccia crescente del protezionismo". Poi un'esortazione: "i governi con spazio di bilancio che si trovano ad affrontare un rallentamento devono agire in modo efficace e tempestivo". Di fatto "l'attuazione delle riforme strutturali nei paesi dell'area euro deve essere sostanzialmente accelerata".
Draghi ha dunque voluto sottolineare che tutte le misure varate dalla Bce sono state decise per sostenere la crescita. Scelte di politica monetaria adottate dalla Bce che hanno incassato il placet del Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco che ha però frenato sulla possibilità di tagliare i tassi sotto lo zero, invitando a considerare "i possibili effetti negativi".
(Foto: © Andrej Kaprinay, Ing./123RF) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero