(Teleborsa) - Nel quarto trimestre del 2019 sono state aperte 109.016 nuove partite Iva ed in confronto al corrispondente periodo dell'anno precedente si registra un...
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La distribuzione per natura giuridica mostra che il 65% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche, il 27,7% da società di capitali, il 4,5% da società di persone; la quota dei "non residenti" ed "altre forme giuridiche" rappresenta complessivamente circa il 3% del totale delle nuove aperture. Rispetto al quarto trimestre del 2018, l'aumento complessivo è dovuto quasi esclusivamente alle persone fisiche (+7,3%), mentre le società di capitali (-0,8%), e le società di persone (-10%) registrano diminuzioni; da segnalare il considerevole aumento di aperture da parte di soggetti non residenti (+91,7%).
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 42,7% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22% al Centro e il 34,7% al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo del 2018 evidenzia che i principali incrementi di avviamenti sono avvenuti in Puglia (+27,8%), Basilicata (+14,1%) e Umbria (+12,8%); mentre diminuzioni sono avvenute solamente in Valle d'Aosta (-9,3%), Calabria (-8,7%) e Molise (-0,7%).
In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra sempre il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 22,2% del totale, seguito dalle attività professionali (12,8%) e dall'agricoltura (10,5%). Rispetto al quarto trimestre del 2018, tra i settori principali i maggiori aumenti si notano nell'istruzione (+21,4%), nelle attività professionali (+14,5%) e in quelle finanziarie (+11,2%). Le flessioni, invece, riguardano l'agricoltura (-1,9%), i servizi d'informazione (-0,4%) e le attività manifatturiere (-0,3%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra che il 63% delle aperture è stata operata da maschi (dato stabile rispetto allo stesso trimestre del 2018). Il 42,5% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 33,1% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo del precedente anno, si osserva un incremento di aperture crescente al crescere dell'età degli avvianti (dal +0,8% della classe più giovane al +39,7% della più anziana).
Analizzando il Paese di nascita degli avvianti, si evidenzia che circa il 20% delle aperture è operato da un soggetto nato all'estero.
Nel periodo in esame 41.577 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 38,1% del totale delle nuove aperture, con un aumento del 26,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
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Il Messaggero