Fisco, Confcommercio: nel 2013 record di tasse (53,2%). Tagliate stime pil

Fisco, Confcommercio: nel 2013 record di tasse (53,2%). Tagliate stime pil
Nel 2013 l'Italia ha toccato, in quanto a pressione fiscale effettiva, il record mondiale: al netto del sommerso (17,3%) a quota 53,2%. Lo afferma l'Ufficio studi della...

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Nel 2013 l'Italia ha toccato, in quanto a pressione fiscale effettiva, il record mondiale: al netto del sommerso (17,3%) a quota 53,2%. Lo afferma l'Ufficio studi della Confcommercio secondo il quale sempre nel 2013, la pressione fiscale apparente è invece a quota 44,1%.




La Confcommercio rivede al ribasso le proprie stime del Pil nel 2014: 0,3% invece dello 0,5%. Per i consumi però la curva è in crescita grazie all'effetto del bonus di 80 euro. A fine 2014 per i commercianti la crescita sarà dello 0,2%, un decimo di punto in più rispetto alla previsione di due mesi fa. Nel 2015, sempre secondo la Confcommercio, il Pil crescerà dello 0,9% mentre i consumi si attesteranno allo 0,7%. Occhio però al rischio sfiducia che potrebbe innescare «revisioni al ribasso».



Grazie ai nuovi criteri di calcolo internazionale che prevedono l'inclusione dei redditi derivanti dalle attività illegali (prostituzione, traffico di stupefacenti, contrabbando) nel Pil, l'Italia si troverà a disposizione circa 1,7 miliardi di euro di maggiori risorse (1,68 mld). È quanto emerge da un'analisi dell'ufficio studi della Confcommercio secondo la quale, a livello europeo, le maggiori risorse disponibili sfioreranno i 22 miliardi (21,9 mld). «Le autorità nazionali e internazionali hanno pensato come utilizzare tale maggiori risorse?» si chiede Mariano Bella, direttore dell'ufficio studi. «Ad esempio si potrebbe destinare 250-300 euro a testa per ciascuno dei sei milioni di italiani poveri assoluti».



Senza crescita i problemi «non si risolvono ma si acuiscono. E non si può escludere che a ottobre, per questi motivi, sarà necessaria come taluni già sostengono una manovra correttiva». Lo afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel corso di un convegno.
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Il Messaggero