Finmeccanica, via libera dell'assemblea a nuovo nome Leonardo

Finmeccanica, via libera dell'assemblea a nuovo nome Leonardo
Via libera dell'assemblea degli azionisti di Finmeccanica al nuovo nome della società, Leonardo, proposto dal cda. La nuova denominazione verrà assunta dal...

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Via libera dell'assemblea degli azionisti di Finmeccanica al nuovo nome della società, Leonardo, proposto dal cda. La nuova denominazione verrà assunta dal primo gennaio 2017: fino ad allora ci sarà un periodo transitorio nel quale la società potrà essere chiamata Leonardo-Finmeccanica oppure brevemente Leonardo o Finmeccanica. Il nuovo nome è stato approvato dall'assemblea riunita in sede straordinaria, che ora prosegue in sede ordinaria per l'approvazione, tra l'altro, del bilancio 2015. 


«Abbiamo avuto poca fantasia? Credo proprio di sì ma Leonardo in giro per il mondo piace». È l'amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, a rispondere così alle obiezioni mosse, nel corso della discussione in assemblea, da alcuni azionisti che hanno criticato la scelta del cambio di nome di Finmeccanica in Leonardo.

Nel corso della discussione che ha preceduto la votazione alcuni piccoli azionisti si erano espressi infatti in modo piuttosto critico sul nuovo nome: chi parlando di poca originalità, chi di «peccato di arroganza», chi di nome troppo «onnicomprensivo». «Peccato di arroganza? Probabile - ha continuato Moretti - ma abbiamo dovuto scegliere un nome che potesse essere ricordato subito da tutti. La scelta - ha evidenziato - è stata influenzata anche da questo». «Ci allarghiamo troppo? Non ci allargheremo al liuto», ha risposto sorridendo sul tema dell'onnicomprensività Moretti, ricordando che la prima abilità per cui fu chiamato a corte Leonardo da Vinci fu proprio quella legata alla capacità di suonare questo strumento musicale e sottolineando, in modo più serio, che invece il gruppo si focalizzerà sul proprio core business. 

«Leonardo - ha aggiunto - non è un personaggio antico ma modernissimo ed è il primo ad aver mostrato una sensibilità per la sostenibilità ambientale. Alla corte di Ludovico il Moro, Leonardo era apprezzato non come ingegnere e neanche come pittore ma come suonatore di liuto.  Ma noi - ha concluso con una battuata - non arriveremo a questo».

«Altre imprese con i nostri numeri farebbero già i dividendi. Ma prima di pensare a distribuire dividendi, vogliamo aumentare il valore della società», ha poi puntualizzato Moretti interpellato, in una pausa dell'assemblea, sulla possibilità di tornare a distribuire il dividendo relativo all'esercizio 2016. «È chiaro che dovremo pensare al dividendo e a fine 2016 valuteremo cosa fare. Del resto - conclude Moretti - gli investitori non stanno lì una vita senza un centesimo».

«Non so se nel 2016 o nel 2017 ma sicuramente si fanno», così il numero uno del gruppo ha poi risponde a chi gli chiedeva se il 2016 sarà per la società l'anno delle acquisizioni. «Con una situazione di redditività in crescita, debito calante e cassa in crescita è necessario che si inizi a pensare ad un'altra cosa, che è alla dimensione, al volume», ha detto. Interpellato sui settori cui il Gruppo sta guardando, Moretti ha detto che «i settori sono ormai pochi. Tutti possono essere di interesse. È un mercato complesso e sulla parte civile molti dei giochi sono già stati fatti».


«Abbiamo settori come l'elettronica, dove stiamo crescendo bene - ha aggiunto Moretti - poi ci sono gli elicotteri, dove c'è stata una battuta d'arresto per l'oil & gas, ma abbiamo spalle robuste; infine il settore aereo, su cui dobbiamo dare continuità alle azioni fatte e dobbiamo farlo ricordando che non possiamo fare più come in passato, con investimenti sbagliati che hanno creato perdite colossali». 



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Il Messaggero