(Teleborsa) - Fincantieri ha acquisito una quota di maggioranza del capitale di Insis, al fine di potenziare le proprie attività nei settori ad alto contenuto tecnologico. ...
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La società, con sede a Follo (La Spezia), si propone come solution provider nei settori della difesa e del civile, annovera competenze per sviluppare prodotti e servizi in aree come l'optronica, le telecomunicazioni, l'information technology e la cybersecurity. In questi settori la società è riconosciuta per l'alto contenuto tecnologico dei propri prodotti e per essere riuscita a mantenere una solida base clienti in un mercato complesso e frammentato. Ha registrato nel 2018 ricavi pari a 51,7 milioni di euro, con una previsione di forte crescita per il 2019. Impiega complessivamente circa 100 persone, il 70% delle quali sono ingegneri, sistemisti e tecnici specializzati, ovvero un bacino di competenze difficilmente reperibile sul mercato o sviluppabile internamente con tempi particolarmente lunghi.
Fincantieri negli ultimi anni ha intrapreso una strategia di crescita guidata dalla diversificazione e dall'ampliamento del proprio portafoglio prodotti e servizi, orientandolo verso soluzioni a più elevato valore aggiunto. Questa operazione consente quindi a Fincantieri di avere accesso diretto a un bacino di risorse altamente qualificate, creando un centro di eccellenza ad altissimo contenuto tecnologico dedicato all'ingegneria dei sistemi di difesa, e allo stesso tempo offre a Insis ulteriori garanzie in merito allo sviluppo del piano industriale, permettendo all'azienda di intraprendere importanti percorsi di crescita e di aumentare ulteriormente il proprio giro d'affari.
"Questa acquisizione si inquadra nel disegno di sviluppo di un polo di eccellenza di engineering e technology services, settori chiave per l'innovazione, vero pilastro della capacità competitiva, e ci consentirà di accrescere competenze che già ci contraddistinguono, creando sinergie al nostro interno - ha dichiarato Giuseppe Bono, Amministratore Delegato di Fincantieri - . Si inserisce inoltre nella strategia di consolidare una filiera con le aziende di piccole-medie dimensioni che saranno coordinate nel polo, all'interno del quale ognuna manterrà il proprio management, rafforzando così quello del nostro Gruppo".
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Il Messaggero