Ferrari, Elkann vola a Maranello: «Il Cavallino non è fatto per arrivare secondo»

Ferrari, Elkann vola a Maranello: «Il Cavallino non è fatto per arrivare secondo»
 Un inizio di settimana intenso per John Elkann, una giornata alla Sergio Marchionne. Dopo la triste e dolorosa uscita di scena del top manager italo-canadese aumenta...

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 Un inizio di settimana intenso per John Elkann, una giornata alla Sergio Marchionne. Dopo la triste e dolorosa uscita di scena del top manager italo-canadese aumenta l'operatività dell'uomo che rappresenta l'azionista di maggioranza della varie società controllate dal Lingotto. Il nipote dell'avvocato ora è presidente anche della Ferrari, oltre che di Fca e di Exor. Proprio per questo, dopo alcune ore di lavoro a Torino per gestire e porre rimedio alle improvvise ed impreviste dimissioni di Afredo Altavilla, John è salito sull'elicottero e ha puntato la rotta verso Maranello.


GLI UFFICI
Atterrato sull'eliporto della pista di Fiorano dove si allenavano le mitiche Rosse realizzate da Enzo Ferrari, Elkann è stato accolto da Piero, il figlio del fondatore dell'azienda che è anche il secondo azionista del Cavallino. Contemporaneamente aveva raggiunto Maranello anche Louis Carey Camilleri, l'ex numero uno della Philip Morris che da sabato è il nuovo amministratore delegato della casa automobilistica più famosa del pianeta. Al nuovo presidente è stato riservato un ufficio provvisorio, mentre con un lavoro notturno quello del ceo era pronto per accogliere Camilleri.

Il manager di origini maltesi è da sempre un grande appassionato di Ferrari e veniva spesso a Maranello ma, anche se era già membro del board, non aveva un ufficio tutto suo. Nulla è stato toccato nella stanza riservata a Sergio Marchionne.

LA NUOVA COPPIA
La nuova coppia al comando ha incontrato i responsabili della Scuderia di ritorno da Hockenheim dopo un weekend non proprio trionfale in F1. «Dovete dare il massimo per la corsa al titolo - ha dichiarato Elkann - la Ferrari non è fatta per arrivare seconda».

Poi il nuovo presidente ha aperto la riunione del Gec Ferrari, il comitato esecutivo dell'azienda, come aveva fatto in mattinata con quello di Fca per la prima volta guidato da Manley. Prima di lasciare ai vari manager del Gec il compito di affrontare gli argomenti operativi, Elkann ha motivato il team ricordando in più occasioni l'operato e la filosofia del fondatore: «Era proprio l'Ingegnere a dire che sono le persone a rendere speciale la Ferrari». Camilleri ha iniziato le ricerche della casa perché avrà una presenza costante a Maranello.


Il lavoro nella fabbrica delle invenzioni è in piena attività in quanto deve essere definito nei dettagli il nuovo piano dell'azienda messo a punto da Sergio Marchionne che prevede degli sviluppi importanti nel segno della continuità. Cosa accadrà a Maranello nei prossimi quattro anni verrà illustrato in un investor day probabilmente a settembre prima del Mondial de l'Automobile di Parigi dove il Cavallino espone tradizionalmente importanti novità. Prima di ripartire, Elkann e Camilleri insieme al team principal Maurizio Arrivabene hanno telefonato ai piloti per dimostrare la loro vicinanza. Non c'è tempo per recriminare su quanto accaduto in Germania, domenica si corre il Gran Premio d'Ungheria a Budapest prima della sosta per le vacanze estive e la Ferrari deve prendersi un'immediata rivincita. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero