La Fed taglia i tassi di interesse per la prima volta dal 2008. Un taglio di un quarto di punto che è «un'assicurazione contro i rischi al...
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Trump attacca di nuovo la Fed: Ue e Cina tagliano i tassi, qui niente
Riflettori puntati sulla Fed: Powell pronto alla mini-sforbiciata
Una frase da colomba che segnala la disponibilità della banca centrale a un ulteriore allentamento della politica monetaria per schermare la ripresa americana dai rischi.
Incalzato per ottenere chiarimenti, il presidente della Fed poi corregge il tiro: «Questo non è l'inizio di una lunga serie di tagli» ma «non ho detto» che questo è «un taglio unico». Insomma - precisa - «questo non è l'inizio di un lungo ciclo di tagli ma la Fed potrebbe ridurre ancora» il costo del denaro. Wall Street con il chiarimento recupera solo in parte delle perdite, e chiude in rosso con calo sopra all'1%. La decisione di tagliare i tassi è stata presa «alla luce delle implicazioni che gli sviluppi globali hanno sull'outlook» americano e dell'inflazione debole, «sotto il 2%», spiega la Fed che, mostrandosi colomba, comunica che dall'1 agosto - ovvero con due mesi di anticipo rispetto alle attese - verrà sospeso il processo di riduzione del bilancio. «Continueremo a monitorare le implicazioni dei dati economici sull'outlook e agiremo come appropriato a sostegno dell'espansione» assicura la Fed, individuando nella debole crescita economica globale, nelle tensioni commerciali che continuano a bollire e nelle pressioni deflazionistiche mondiali le principali incertezze.
«L'outlook per l'economia americana resta favorevole», aggiunge. «Monitoriamo i rischi al ribasso» osserva ancora Jerome Powell, ammettendo che «il raggiungimento dell'obiettivo del 2% potrebbe slittare». La decisione di tagliare i tassi non è stata presa all'unanimità: i presidenti della Fed di Kansas City e Boston, rispettivamente Esther George ed Eric Rosengren, hanno votato contro la decisione. Avrebbero preferito lo status quo. Le loro voci e la loro contrarietà a un taglio dei tassi non è isolata: gli analisti e gli osservatori si sono spaccati sull'attesa riduzione del costo del denaro. Molti la ritengono ingiustificata alla luce della forza dell'economia americana. E peggio ancora molti la ritengono un regalo della Fed a Donald Trump, che da mesi è in pressing per un taglio del costo del denaro.
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Il Messaggero