ROMA Dalla seconda settimana di marzo» tutti i servizi che offre il ministero del Lavoro saranno accessibili attraverso Spid, il cosiddetto pin unico. Lo annuncia la...
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«Al suo interno ci sarebbero le informazioni che riguardano il percorso scolastico, le certificazioni delle competenze, acquisite in ambito formale e informale», oltre a quelle lavorative e previdenziali. Quindi, sottolinea la ministra, «un accesso unico che potrà essere usato dal cittadino, in un'ottica di semplificazione, dalle imprese e dagli operatori, ovviamente con grado di accesso ai dati, per migliorare anche l'inserimento nel mondo del lavoro, collegandoci anche alla piattaforma cui stiamo lavorando con Pisano e Anpal per l'incrocio di domanda e offerta di lavoro».
LE FASCE DI POPOLAZIONE
La ministra del Lavoro ha poi parlato anche di previdenza, indicando che il governo sta studiando un sistema di incentivi alle assunzioni dedicato alle aree più critiche del Paese, il Mezzogiorno, e alle fasce di popolazione a rischio emarginazione, le donne. Catalfo sta mettendo a punto le misure con il collega Giuseppe Provenzano. La formula è quella dello sgravio contributivo. Sconti che siano «un po' più importanti, non solo di 12 mesi», è l'idea a cui sta ragionando. Sulla reintroduzione dell'articolo 18 prevale la cautela, ma comunque la titolare del Lavoro apre a un ritocco per dare «maggiori tutele».
Sul fronte caldo della riforma pensionistica, si chiarisce come l'obiettivo dell'esecutivo sia rendere il sistema flessibile, con un impianto in grado di superare le sperimentazioni. Insomma, è il messaggio, è giunto il momento di varare interventi strutturali. In realtà è già da qualche tempo che si parla di aiutare l'occupazione femminile e di un piano per il Sud a 360 gradi. Ridurre il costo del lavoro per chi decide di assumere funzionerebbe, gli esoneri che hanno accompagnato il Jobs act «hanno consentito le trasformazioni dal rapporto a tempo determinato a tempo indeterminato di molti», riconosce la ministra pentastellata. Ma il problema è che «si trattava di una tantum», sottolinea. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero