Facebook non si arrende e va avanti con la libra, la valuta digitale che dovrebbe entrare in circolazione nel 2020. Il social network ha siglato l'atto costitutivo con i...
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Un "creatura", quella del fondatore di Facebook, che è stata molto criticata fin dall'inizio e che ha trovato delle forti opposizioni da parte di senatori statunitensi. Nonostante ciò a Ginevra si è tenuto il meeting, previsto per la giornata del 15 ottobre, con i partner rimasti tra cui Uber, Lift, Vodafone, Iliad, Spotify, Coinbase e alcune società di venture capital che hanno firmato l'atto di nascita.
I rappresentanti di queste realtà - si legge in una nota - sono diventati membri iniziali del Libra Council, che si occuperà della governance della Libra Association, il consorzio che si occuperà della criptovaluta. Fanno sapere, inoltre, che hanno avuto manifestazioni d'interesse da parte di 1.500 realtà, 180 di queste rispondono ai criteri preliminari per entrare nel progetto.
Il Libra Council, spiega la nota del consorzio, ha anche nominato un consiglio di amministrazione, di cui fanno
parte cinque membri: Matthew Davie (Kiva Microfunds); Patrick Ellis (PayU); Katie Haun (Andreessen Horowitz); Wences Casares (Xapo Holdings) e David Marcus, ex presidente di PayPal a capo di Messenger e di Calibra, la sussidiaria di Facebook che si occupa della valuta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero