Facebook cresce ma non abbastanza, titolo in picchiata in Borsa

Facebook cresce ma non abbastanza, titolo in picchiata in Borsa
Facebook cresce, ma non basta. L'allarme su un possibile rallentamento lanciato con la trimestrale affonda i titoli in Borsa giovedì: le azioni arrivano a perdere il...

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Facebook cresce, ma non basta. L'allarme su un possibile rallentamento lanciato con la trimestrale affonda i titoli in Borsa giovedì: le azioni arrivano a perdere il 20% bruciando 120 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato e impoverendo Mark Zuckerberg di 16,8 miliardi in pochi minuti. E mostrando come gli scandali degli ultimi mesi hanno alla fine lasciato un segno.


I problemi di Facebook mettono in evidenza anche le difficoltà dei social media a districarsi fra rispetto della privacy e libertà di parola e di informazione. E il colosso di Mark Zuckerberg ne è un chiaro esempio con lo scandalo dei dati di Cambridge Analytica, le nuove impostazioni sulla privacy e la lotta alle fake news, tutti fattori che hanno inciso sui conti pensando sulla crescita degli amici e della pubblicità.

Facebook archivia il secondo trimestre con ricavi in aumento del 42% a 13,2 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti, che scommettevano su 13,4 miliardi: è la prima volta dal 2015 che Facebook manca di centrare i target degli analisti. Delude anche la crescita degli utenti, saliti dell'11% a 1,47 miliardi di 'amicì al giorno, meno delle attese del mercato che prevedeva un aumento del 13% a 1,48 miliardi. L'utile netto si è attestato a 5,1 miliardi di dollari, o 1,74 dollari per azione, leggermente sopra gli 1,72 dollari attesi dagli analisti.


I dati deludenti hanno subito appesantito il titolo di Facebook in Borsa, dove nelle contrattazioni after hours mercoledì sera dopo la diffusione dei conti è sceso del 10%. Ma l'allarme è scattato con la conference call seguita alla trimestrale: dopo 12 minuti di confronto con gli analisti e le parole rassicuranti di Zuckerberg, il chief financial officer David Wehner ha previsto che il rallentamento dei ricavi continuerà per il resto dell'anno, con il tasso di crescita che scenderà a una sola cifra percentuale nel terzo e nel quarto trimestre. Immediata la reazione in Wall Street, con il calo di Facebook che giovedì è stato alla fine del 18,46% 176 dollari. 



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Il Messaggero