Ex Ilva, Sindacati: "Non andremo a incontro organizzato da A.Mittal"

Ex Ilva, Sindacati: "Non andremo a incontro organizzato da A.Mittal"
(Teleborsa) - Mentre proseguono le due inchieste giudiziarie sulla vicenda Ilva - con gli uomini della Guardia di Finanza di Milano e Taranto che hanno perquisito rispettivamente...

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(Teleborsa) - Mentre proseguono le due inchieste giudiziarie sulla vicenda Ilva - con gli uomini della Guardia di Finanza di Milano e Taranto che hanno perquisito rispettivamente la sede legale di ArcelorMittal a Milano e gli uffici amministrativi di Taranto e le indagini che intendono far luce sul presunto "depauperamento" dell'azienda appurando se la crisi che ha portato il gruppo franco-indiano a dare l'addio a Taranto, sia stata o meno "pilotata" - l'attenzione è tutta sul faccia a faccia atteso per venerdì 22 novembre tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e Lakshimi Mittal.



Nel frattempo, sale la tensione tra sindacati e ArcelorMittal. L'azienda, che ha sospeso la decisione di spegnere l'altoforno 2 in attesa della sentenza del Tribunale di Milano, ha convocato le parti sociali per venerdì prossimo 22 novembre alle ore 14, nell'ambito della procedura prevista per i trasferimenti di ramo di azienda, ed avviata dopo la decisione di chiedere il recesso dal contratto sull'ex Ilva.

La Fiom-Cgil fa sapere che non parteciperà all'incontro. Lo afferma la Segretaria generale, Francesca Re David, secondo la quale "pur considerando infondata la procedura formale avviata da ArcelorMittal, con la quale intende recedere dall'affitto con obbligo di acquisto dei siti ex-Ilva, l'incontro che avevamo richiesto si è già svolto al Ministero dello Sviluppo economico il 15 novembre". "Riteniamo quindi - aggiunge Re David - di non dover partecipare all'esame congiunto convocato dall'azienda per venerdì 22".

Diserterà l'incontro anche la Uilm che chiede nuovamente il ritiro della procedura di recesso. "Dopo la sospensione - spiega il Segretario Generale Palombella - del programma di spegnimento degli impianti e la riapertura degli uffici commerciali, chiediamo nuovamente all'azienda di ritirare la procedura di recesso e aprire un tavolo, alla presenza del ministro dello sviluppo economico, che parta dagli impegni e investimenti previsti dell'accordo del 6 settembre 2018".


Sulla questione, è intervenuto anche l'ex Ministro dell'Economia Giovanni Tria che in un'intervista rilasciata a La Stampa si dice a favore della reintroduzione dello scudo penale, auspicando però che CDP non intervenga: "Investire in aziende come Ilva non è fra i compiti della Cassa. Cdp non può essere utilizzata per interventi di cui non è sicuro il risultato. Occorre essere molto cauti, c'è in palio il risparmio postale degli italiani".

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Il Messaggero