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(Teleborsa) - Fino a giugno 2022 la nuova Ilva sarà controllata in maniera paritaria da Stato e AncelorMittal, poi attraverso Invitalia sarà garantito il controllo pubblico. I rispettivi "pesi" saranno determinati in quella data sulla base del valore degli impianti e dallo stato del passivo che avrà la società.
Le due parti indicheranno tre componenti del CdA a testa, AncelorMittal dovrebbe esprimere l'amministratore delegato, mentre lo Stato il presidente. Nel piano a 5 anni su cui si sta lavorando è prevista una produzione pari a 8 milioni di tonnellate, decarbonizzazione con preridotto e forni elettrici e il mantenimento dei 10.700 occupati.
Intanto è attesa per i prossimi giorni l'avvio di una direzione commerciale autonoma di AncelorMittal Italia con base a Taranto: si tratta di un passo nella direzione della separazione dei destini commerciali dalla corporate. I sindacati però chiedono chiarezza su assetto produttivo, risanamento ambientale e tutela effettiva dei posti di lavoro.
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Il Messaggero