Ex Ilva, accelera il dossier. Conte: "Prosegue confronto con ArcelorMittal"

Ex Ilva, accelera il dossier. Conte: "Prosegue confronto con ArcelorMittal"
(Teleborsa) - Accelera il dossier dell'ex Ilva che sembra ormai giunto alla stretta finale. Ieri a Davos, secondo alcune fonti di maggioranza, il ministro dell'Economia Roberto...

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(Teleborsa) - Accelera il dossier dell'ex Ilva che sembra ormai giunto alla stretta finale. Ieri a Davos, secondo alcune fonti di maggioranza, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri avrebbe incontrato Mittal a latere dei lavori del World Economic Forum e in serata, a poche ore da un tavolo sul "cantiere Taranto", il premier Giuseppe Conte ha convocato un vertice sul dossier subito dopo il ritorno del titolare del Mef dalla Svizzera.


All'incontro, avvenuto a Palazzo Chigi poco prima della mezzanotte, oltre a Gualtieri, al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e al ministro del Sud Peppe Provenzano, hanno preso parte Francesco Caio, consulente del governo per il negoziato e alcuni tecnici. "A tarda sera ho incontrato Francesco Caio, il rappresentante del Governo nella trattativa con ArcelorMittal. Prosegue il confronto, e sarà costante anche nei prossimi giorni" ha scritto Conte su Facebook sottolineando che "rimane alta l'attenzione del Governo sul negoziato sull'ex Ilva" e tornerà presto a Taranto.

La difficile intesa tra il Governo e l'azienda franco-indiana dovrebbe arrivare entro il 31 gennaio, anche se il termine non sarebbe vincolante. Tra i nodi principali vi è la richiesta, da parte di ArcelorMittal, di 3000 esuberi strutturali oltre all'ingresso dello Stato nell'azionariato con ingenti risorse per la riconversione degli impianti e al ripristino dello scudo penale. Per il governo, secondo alcune fonti, non sarebbero accettabili più di 2000 esuberi, comunque non strutturali, che godrebbero di ammortizzatori sociali e scivoli per il periodo in cui si attua il piano di risanamento. Quanto alle risorse, l'idea sarebbe quella di destinare all'intervento i circa 400 milioni che potrebbero avanzare dai fondi stanziati per il salvataggio della Banca popolare di Bari (in tutto 900 milioni).

Intanto la direzione generale ammortizzatori sociali del Ministero del Lavoro ha autorizzato la cassa integrazione per i lavoratori Ilva in amministrazione straordinaria (dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020) specificando che l'atto firmato dal Direttore Generale degli ammortizzatori sociali, Agnese De Luca, fa sì che non intervenga alcuna interruzione della cassa integrazione per i lavoratori interessati.


Riguardo all'annuncio dell'Italia di voler ricorrere al Green Deal per rendere l'Ilva sostenibile, la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Margrethe Vestager, in un'intervista al quotidiano La Stampa, ha affermato che "non si possono concedere aiuti di Stato per fare ciò che dovrebbe fare chiunque altro, e questo è un principio generale, che non vale solo per l'Ilva". Vestager ha spiegato che "se si vuole fare di più, questa è un'altra questione. Quindi ovviamente possiamo discuterne, perché anche nell'acciaio ci sono questioni molto interessanti legate alla de-carbonizzazione, tenuto conto che in futuro ci sarà bisogno anche di acciaio, quando saremo neutrali dal punto di vista climatico". Ad ogni modo – ha sottolineato la vicepresidente esecutiva della Commissione europea – "il principio per cui chi inquina paga è ancora valido nella situazione dell'Ilva e, per quanto ne so, le autorità italiane stanno ancora perseguendo il precedente proprietario per pagare la bonifica".



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Il Messaggero