Evergrande, per Fitch è default. Scaduto periodo di grazia su mancato pagamento cedole

Evergrande, per Fitch è default. Scaduto periodo di grazia su mancato pagamento cedole
(Teleborsa) - Evergrande, colosso cinese che ha come maggior business lo sviluppo immobiliare, è stato definito in default dall'agenzia di rating Fitch a causa dell'inadempienza...

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(Teleborsa) - Evergrande, colosso cinese che ha come maggior business lo sviluppo immobiliare, è stato definito in default dall'agenzia di rating Fitch a causa dell'inadempienza sul debito in dollari. Il 6 dicembre è infatti scaduto il periodo di grazia di 30 giorni, dopo il mancato pagamento di una cedola, oltre il quale scatta il fallimento. Fitch Ratings, si legge in una nota, ha declassato a "RD" (Restricted Default), da "C", il rating di default dell'emittente di valuta estera a lungo termine (IDR) di Evergrande e delle sue sussidiarie Hengda Real Estate e Tianji Holding. I declassamenti riflettono il mancato pagamento delle cedole in scadenza il 6 novembre 2021 per le obbligazioni di Tianji da 645 milioni di dollari al 13% e per le obbligazioni da 590 milioni di dollari al 13,75% dopo la scadenza del periodo di grazia.


L'agenzia di rating fa notare che non c'è stato alcun annuncio da parte della società o del fiduciario in merito ai pagamenti delle cedole in scadenza il 6 novembre dopo la scadenza dei periodi di grazia. Inoltre, la società non ha risposto alla richiesta di Fitch di conferma sui pagamenti del coupon. "Diamo quindi per scontato che non siano stati pagati", è la conclusione dell'agenzia di rating.

Evergrande, che ha rivelato oltre 300 miliardi di dollari di passività totali a giugno, ha dichiarato venerdì scorso che si sta impegnando "attivamente con i creditori offshore per formulare un piano di ristrutturazione praticabile dell'indebitamento offshore". Nella giornata odierna, il governatore della della Banca centrale cinese Yi Gang ha detto che i diritti di azionisti e creditori di Evergrande saranno "pienamente rispettati" nell'ordine del loro risarcimento legale.

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Il Messaggero