Eurobond, Baretta sprona l'Europa: "non sprechi occasione"

Eurobond, Baretta sprona l'Europa: "non sprechi occasione"
(Teleborsa) - Il Governo italiano considera gli eurobond la strada principale, non c'è una sola strada, ce ne sono molte. Nei prossimi giorni tratteremo a tutto campo perchè è...

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(Teleborsa) - Il Governo italiano considera gli eurobond la strada principale, non c'è una sola strada, ce ne sono molte. Nei prossimi giorni tratteremo a tutto campo perchè è necessario che ci sia una risposta, ma sarebbe un gravissimo errore, un'occasione persa straordinaria non capire che questa è la prospettiva. Non stiamo chiedendo che venga preso in carico all'Europa il nostro debito, stiamo ragionando del debito aggiuntivo legato a questa specifica situazione, è una prospettiva molto diversa dal dibattito tradizionale sul debito".


Lo ha detto a Sky TG24 il Sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, parlando delle azioni di supporto all'economia che l'Europa dovrebbe attivare nel sottolineare che in ballo c'è molto di più. Di fatto, siamo a un bivio. "O c'è un progetto europeo o crolla l'Europa. L'Europa deve capire che non è solo una questione economica, di emergenza. Dietro questa emergenza c'è anche una trasformazione complessiva del sistema economico, industriale, ci sono nuove idee di competitività che vanno messe in campo. Bisogna arrivare vivi alla fine dell'emergenza", ha proseguito.


Esecutivo, intanto, già a lavoro sul prossimo decreto. "Sulle cifre il Presidente del Consiglio ha dato un'indicazione analoga a quella precedente: 25-30 miliardi impegnati. Il tutto allo stato della riflessione, vedremo se ci sarà bisogno di più", dice Baretta rivendicando l'azione di Governo. "Nel giro di un mese, tra i due decreti, abbiamo messo in campo circa 70 miliardi di interventi. Nel secondo decreto possiamo confermare alcune misure che sono state prese nel primo: la Cig, che si è allargata dopo le ultime chiusure, la conferma della sospensione dei pagamenti per i mutui e i vari pagamenti previsti".


Poi annuncia che vanno prese in considerazione due novità: "la prima è il grande disagio sociale delle persone che non hanno reddito, c'è l'esigenza di affrontare questo aspetto primariamente. La seconda è immettere il massimo possibile della liquidità nel sistema privato e delle imprese. Con le banche è il momento di chiudere una discussione, con il massimo delle garanzie statali possibili ma con il massimo della loro disponibilità a realizzare interventi di liquidità il più automatici possibili" Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero