Euro in volata nei confronti del dollaro. La moneta unica sale a 1,2218 dollari, il livello più alto dal dicembre 2014. Le prospettive di un inasprimento della politica...
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Nel verbale dell'ultima riunione del direttivo della Banca centrale europea è emersa infatti la volontà di mutare gradualmente il linguaggio che accompagna sia la decisione sui tassi che la cosiddetta "forward guidance", ossia le prospettive di medio periodo. Questo perché i banchieri hanno convenuto sul fatto che si è venuto a creare un divario tra le attuali condizioni economiche favorevoli e una comunicazione di politica monetaria ancora in "configurazione di crisi".
Al momento, secondo il Consiglio direttivo, un cambiamento del linguaggio in senso restrittivo è prematuro in quanto potrebbe mettere a rischio gli sforzi per riportare l'inflazione verso l'obiettivo della Bce di un tasso "inferiore ma vicino" al 2%. E' tuttavia opinione comune tra i membri del Board dell'Eurotower che la comunicazione "dovrà adattarsi gradualmente" al miglioramento dell'economia e all'eventuale ripresa delle pressioni inflazionistiche. Pertanto, si legge nel verbale, "all'inizio del prossimo anno la Bce potrebbe decidere di rivedere il linguaggio relativo alle decisioni di politica monetaria e agli orientamenti futuri". La revisione sarà comunque graduale.
Queste parole sono state lette dal mercato come l'intenzione di iniziare a ridurre drasticamente il vasto piano di stimoli all'economia messo in campo dalla Banca Centrale negli ultimi anni e in prospettiva una indicazione versop un rialzo dei tassi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero