Accuse «gravi e menzognere» quelle del patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio. Così Hubert Sagniéres, ad di Essilor e vicepresidente esecutivo di...
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Sia le parole di Del vecchio sia quelle del comunicato di Delfin, primo azionista del colosso dell'occhialeria con diritti di voto pari al 31%, sono un'accusa feroce ai partner francesi, colpevoli di violare gli accordi e le regole di governance. In particolare, Del Vecchio rimprovera Sagniéres di aver nominato personalmente quattro manager chiave del gruppo senza consultare il cda, oltre che di non rispettare gli equilibri di definizione della governance. Il punto è che si stringono i tempi per la nomina del nuovo ad, ma mentre il patron di Luxottica insiste per mettere alla guida del gruppo «frutto del lavoro di una vita» il “suo” Francesco Milleri, i francesi puntano a fare altre scelte. Di qui l'impasse, peraltro attesa dal mercato. Lo scontro rischia di mettere a rischio il successo di un'integrazione che prevede pesi e contrappesi precisi di governance fino al 2021.
Così, mentre Sagnieres ha fatto sapere che la mossa di Delfin è «contraria all'interesse sociale dell'azienda, danneggia la società e l'insieme dei suoi azionisti», il titolo perde circa il 7% alla Borsa di Parigi.
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Il Messaggero