Eni cede a Qatar Petroleum 25% giacimento in Mozambico

Eni cede a Qatar Petroleum 25% giacimento in Mozambico
Firmata l'intesa tra Eni e Qatar Petroleum, già partner in Oman e in Messico, per consentire a quest'ultima l'acquisizione di una partecipazione del 25,5%...

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Firmata l'intesa tra Eni e Qatar Petroleum, già partner in Oman e in Messico, per consentire a quest'ultima l'acquisizione di una partecipazione del 25,5% nell'offshore Mozambico e precisamente nel blocco A5-A. Il blocco, situato nelle acque profonde del bacino dello Zambesi settentrionale, a circa 1.500 km a nord est della capitale Maputo, è stato assegnato a Eni a seguito del "5° Licensing Round" competitivo indetto dalla Repubblica del Mozambico, mentre il contratto per i diritti esclusivi di esplorazione e sviluppo del blocco è stato firmato a ottobre 2018. Quest'area si estende su una superficie di 5.133 km2 a una profondità che varia da 300 a 1.800 metri in una zona completamente inesplorata di fronte alla città di Angoche.


Eni è l'operatore del blocco con una quota di partecipazione del 59,5%, che scenderà al 34% a seguito dell'approvazione dell'accordo. Gli altri partner del consorzio sono Sasol con il 25,5% e la compagnia statale mozambicana Empresa Nacional de Hidrocarbonetos (ENH) con il 15%. "L'accordo di oggi rappresenta un'altra pietra miliare nel percorso strategico che Eni e QP hanno intrapreso per rafforzare ulteriormente la loro partnership a livello mondiale", ha commentato l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.

L'efficacia dell'accordo è sottoposta però all'approvazione da parte delle autorità mozambicane. Nel paese interessato Eni, è presente dal 2006 a seguito dell'ingresso nell'Area 4, nel nord del paese nell'offshore del bacino di Rovuma dove, grazie a campagne esplorative di successo e alla scoperta dei giacimenti di Coral, Mamba e Agulha, si stima la presenza di oltre 85 TCF di gas in posto (circa 2.400 miliardi di metri cubi di gas naturale).

Il programma di sviluppo iniziale di Coral comprende la costruzione di un impianto galleggiante di liquefazione (FLNG) dalla capacità di circa 3,4 milioni di tonnellate all'anno. La costruzione è iniziata nel giugno 2017 e la produzione dovrebbe iniziare nel 2022.


Il programma di sviluppo inoltre prevede la costruzione di un impianto onshore composto da 2 treni per il trattamento e la liquefazione del gas con una capacità di 15,2 milioni di tonnellate all'anno, che rappresenterà la prima fase del progetto LNG di Rovuma. Il progetto dovrebbe essere sanzionato nel 2019 e la produzione dovrebbe iniziare nel 2024.
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Il Messaggero