Eni rinnova collaborazione con Istituto Massachusetts per tecnologie low-carbon

Claudio Descalzi amministratore delegato di Eni
Eni in campo per un futuro a basse emissioni di C02. Il cane a sei zampe ha rinnovato la collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e l'ha estesa...

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Eni in campo per un futuro a basse emissioni di C02. Il cane a sei zampe ha rinnovato la collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e l'ha estesa fino al 2023 per la ricerca nel settore delle energie low carbon. 


I nuovi elementi della partnerhisp riguardano l'adesione di Eni al Mobility Systems Center, che è il più recente dei Low-Carbon Energy Center del MITEI e al MIT Quest for Intelligence (MIT Quest). Si tratta di un'iniziativa per promuovere la ricerca avanzata sull'intelligenza artificiale a beneficio della società.

Dal 2008 la collaborazione tra Eni e il Mit ha prodotto numerosi programmi di ricerca di successo e ha dato luogo alla registrazione di 30 brevetti su invenzioni e tecnologie low-carbon. Le attività in corso riguardano, tra l'altro, lo sviluppo di nanotecnologie e materiali per pannelli solari innovativi, leggeri e flessibili, dal grande potenziale per la produzione di energia low-carbon.

Dal 2018, uno degli obiettivi cardine della collaborazione tra Eni e Mit è l'avanzamento tecnologico dell'energia da fusione magnetica, in quanto fonte energetica priva di emissioni, sicura e scalabile che potrà potenzialmente ricoprire un ruolo primario nella decarbonizzazione dei sistemi energetici globali.

Con l'estensione dell'accordo, il gruppo petrolifero continuerà a promuovere la ricerca sulla fusione magnetica attraverso il Mit Laboratory For Innovations in Fusion Technologies. Inoltre, la società continuerà a far parte del Low-Carbon Energy Center del MITEI, impegnato in attività riguardanti la cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio della CO2, lo sviluppo dell'energia solare nonché lo stoccaggio dell'energia.

«Grazie alla rinnovata collaborazione con il MIT, Eni compie un altro passo verso l'innovazione digitale guidata dall'analisi dei big data. ENI ha intrapreso il percorso di digitalizzazione da ormai tre decenni. Con l'accordo di oggi vogliamo assicurarci un ruolo chiave nella ricerca e nell'implementazione di nuove tecnologie e guardiamo con rinnovata fiducia ad un futuro basato sull'economia circolare», ha commentato all'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi


«Siamo impazienti di iniziare a lavorare con Eni a una ricerca che può influire sulla vita delle persone e dell'intero pianeta, soprattutto aiutando concretamente ad affrontare l'emergenza climatica», ha dichiarato Antonio Torralba, professore presso il Dipartimento di ingegneria elettronica e scienze informatiche al MIT e direttore del MIT Quest. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero