(Teleborsa) - "La transizione ecologica non è certo un pranzo di gala, ma va detto che non è neanche un funerale o una tragedia. Credo che piuttosto servano il coraggio e la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E' quanto affermato in una intervista al Corriere della Sera da Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, che fa il punto su opportunità e costi della decarbonizzazione.
"Il vero punto è se tutto ciò avverrà in maniera turbolenta o ordinata, quest'ultima opzione è quella che creerà vantaggi per tutti", sottolinea il manager, aggiungendo che "la transizione è inevitabile, mettere la testa sotto la sabbia o cercare di fermarla è inutile".
Parlando de3gli effetti sull'occupazione, Starace ricorda che Enel ha chiuso 23 centrali elettriche negli ultimi 7 anni "senza licenziare nessuno" ed ha investito su rinnovabili, reti, mobilità elettrica ed "incentivato l'elettrificazione dei consumi" dei clienti.
Per l'Ad di Enel, "l'Italia è in una condizione migliore di quanto si pensi", poiché non c'è un'industria estrattiva da chiudere o miniere di carbone come in Polonia o centrali a lignite da chiudere come in Germania. "Abbiamo avviato una campagna sulle rinnovabili già qualche anno fa con eccellenti risultati. Si aggiunga - spiega- un tessuto industriale efficiente che, rispetto a quanto avviene in Europa, vanta una minore intensità energetica per unità di PILl. E, infine, il fatto che disponiamo di una delle economie circolari più sviluppate".
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero