Energia, l'italiana Newcleo avvia a Londra progetto per nucleare sicuro

Energia, l'italiana Newcleo avvia a Londra progetto per nucleare sicuro
(Teleborsa) - Sviluppare una nuova tecnologia per l'energia nucleare pulita e sicura. Questo l'obiettivo dell'azienda italiana Newcleo che ha annunciato a Londra la sua...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - Sviluppare una nuova tecnologia per l'energia nucleare pulita e sicura. Questo l'obiettivo dell'azienda italiana Newcleo che ha annunciato a Londra la sua costituzione con la chiusura del primo round di finanziamento da 118 milioni di dollari (circa 100 milioni di euro) e l'acquisizione di Hydromine nuclear energy (Hne).


Guidata dall'amministratore delegato Stefano Buono, fisico già fondatore di Advanced Accelerator Applications (Aaa), la società quotata al Nasdaq e venduta a Novartis nel 2018 – spiega una nota – punta a "cambiare gli schemi nel settore dell'energia nucleare e si basa sull'applicazione innovativa di tecnologie preesistenti e già sviluppate, tra cui i Lead Fast Reactor (Lfr) che utilizzano il piombo come refrigerante al posto dell'acqua o del sodio e gli Accelerator driven system (Ads), che si basano sulla combinazione di un reattore subcritico con un acceleratore di particelle e l'utilizzo del torio come carburante naturale".

Il progetto avviato da Newcleo mira a ridurre drasticamente il volume di rifiuti radioattivi prodotti e a evitare gli incidenti nucleari grazie al mantenimento del reattore costantemente in stato sottocritico. La società, che ha ricevuto il sostegno del premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, inizialmente svilupperà piccoli reattori da 20 megaWatt rivolti ad esempio ai trasporti marini. Entro un decennio punta a realizzare versioni da 200 megaWatt capaci di alimentare le reti elettriche nazionali.

(Foto: Raul Varzar on Unsplash) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero