(Teleborsa) - Continua lo scontro tra i colossi francesi dell'energia Veolia e Suez. Non avendo registrato aperture dal board di Suez per una potenziale fusione, Veolia ha...
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Fino ad oggi Suez era riuscita a resistere ai tentativi di acquisizione da Veolia, il suo concorrente di lunga data che da ottobre è anche il suo principale azionista con una quota del 29,9%. Con l'offerta ostile Veolia sembra aver abbandonato gli sforzi per cercare l'approvazione del CdA del concorrente, dopo che anche lo Stato francese aveva sperato in una via d'uscita amichevole (in ottobre Veolia aveva acquistato una quota di Suez da Engie, che vede il governo francese come uno dei principali azionisti.
"Nell'interesse della concorrenza, sono più che mai disposto a discutere con la direzione di Suez il perimetro da rafforzare attorno a Suez Eau Francia, che potremmo vendere - ha dichiarato Antoine Frérot, amministratore delegato di Veolia - Sono convinto che questo chiarimento aumenti ulteriormente le possibilità di raggiungere un accordo soddisfacente per tutti".
"L'annuncio di Veolia costituisce una nuova grave irregolarità, nonché un disprezzo per lo Stato francese che ha cercato di promuovere una soluzione amichevole, migliore per gli azionisti, i dipendenti e tutte le parti interessate", ha replicato Suez in un comunicato, affermando anche che andare avanti con l'offerta "sarebbe inaccettabile da un punto di vista etico".
La chiusura dell'operazione è subordinata all'ottenimento dell'autorizzazione da parte della Commissione europea ed è prevista per il primo trimestre del 2022, ha annunciato Veolia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero