(Teleborsa) - Sviluppare materiali ultraresistenti e tecnologie innovative per l'accumulo di energia per migliorare le prestazioni, il ciclo di vita e la competitività degli...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il progetto prevede la realizzazione di due prototipi: SOLEAD#1 presso la Plataforma Solar De Almeria (PSA) del CIEMAT, in Spagna e SOLEAD#2 presso il Centro ENEA di Brasimone (Bologna), sull'appennino tosco-emiliano. A livello operativo sono coinvolte oltre 18 tra aziende e istituzioni di ricerca leader in Europa. In Italia, oltre ENEA, partecipano il Consorzio di ricerca CALEF, Certimac, Walter Tosto, Universita` Sapienza di Roma e Politecnico di Torino.
"In questo progetto sono coinvolti oltre 20 ricercatori di tre dipartimenti ENEA, con l'obiettivo di raggiungere un orizzonte tecnologico pionieristico per il solare a concentrazione, ma non solo: processi, soluzioni e tecnologie implementate avranno ricadute applicative di rilievo in numerosi settori della produzione di energia, tra cui quelli che stoccano o utilizzano la CO2 e il nucleare di IV generazione," ha spiegato Antonio Rinaldi, ricercatore dell'ENEA e coordinatore del progetto.
Con SOLEAD#1 si punta a studiare i ricevitori solari ad aria realizzati con due tipi di materiali ceramici altamente termoconduttivi in grado di resistere a temperature di 1.100°C, per la loro applicazione a turbine a gas ibride o in impianti industriali. Il prototipo SOLEAD#2 sarà un impianto per lo studio dell'accumulo termico ad alta temperatura funzionante con piombo liquido, un sistema per il raffreddamento dei reattori nucleari e dei sistemi di accumulo termico per impianti solari termodinamici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero