Enel si riprende Green Power: piano investimenti per 17 miliardi in 2016-'19

Enel si riprende Green Power: piano investimenti per 17 miliardi in 2016-'19
LONDRA - Ora è ufficiale. Enel si riprende Enel Green Power. Lo fa per "accelerare la crescita di Egp e delle altre linee di business" per dirla con le parole...

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LONDRA - Ora è ufficiale. Enel si riprende Enel Green Power. Lo fa per "accelerare la crescita di Egp e delle altre linee di business" per dirla con le parole usate dall'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, nel corso della presentazione del piano industriale 2016-2019 a Londra. Ma anche per "spingere la capacità di investimento e la flessibilità" delle rinnovabili.


L'operazione di integrazione, che passa da una scissione non proporzionale, sarà approvata dalle assemblee delle due società l'11 gennaio 2016. E se tutto andrà secondo i piani, a seguito della manovra l'azionista Tesoro si diluirà dal 25,5% al 23,5%, quindi sotto la soglia cruciale del 25% che assicura il controllo del gruppo, grazie alla clausola di garanzia contenuta nello statuto e prevista dalla legge sulle privatizzazioni del '94.



Deciso dunque anche il rapporto di concambio, che prevede la consegna di 0,486 azioni Enel per ciascuna azione Egp consegnata. Questo comporterà l'emissione di oltre 770 milioni di nuove azioni Enel e un aumento di capitale stimabile intorno a 2,7-2,8 miliardi di euro per il gruppo Enel, secondo i calcoli degli analisti. Attenzione però: la società ha anche fissato un tetto massimo per l'esercizio del diritto di recesso. Se le azioni consegnate da chi la sua parte non intende aderire all'operazione, supereranno il tetto dei 300 milioni di euro, l'integrazione non si farà.



A guardare le slide della presentazione, si capisce anche quanto lo scenario macroeconomico internazionale abbia avuto la sua parte nella spinta alla semplificazione del gruppo. Basta guardare il calo della domanda a livello globale (-2,1% in Italia, -1,9% in Spagna) e il calo della crescita in America Latina, in particolare Brasile e Perù. Senza contare l'effetto prezzi in Italia e Spagna e le pesanti svalutazioni monetaria in America Latina.ù sulle efficienze. Di qui la scelta di puntare sempre di più sulle efficienze, che ora puntano a risparmi per 1,8 miliardi al 2019. L'aumento degli investimenti per la crescita sarà di 2,7 miliardi, con l'obiettivo di generare un incremento dell'Ebitda da 6,7 a 7,2 miliardi di euro nel corso del piano. Confermata la politica dei dividendi. In cantiere anche 9.200 pensionamenti, di cui 6 mila in Italia ma anche 4.500 assunzioni, di cui 2 mila in Italia. Critica la Borsa che penalizza il gruppo Enel con un calo del 2,61% a 4,1 euro.
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Il Messaggero