(Teleborsa) - Dalle svalutazioni degli impianti a carbone "non c'è alcun impatto sui risultati ordinari né sui dividendi". Lo ha assicurato il CFO di Enel, Alberto De Paoli, nel...
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La riduzione delle attività di carbone sta proseguendo a livello globale - ha precisato De Paoli -. Una decisione che rientra nel percorso di decarbonizzazione del gruppo, di cui una tappa fondamentale è stato l'impegno, assunto da Enel lo scorso settembre, di ridurre del 70% le emissioni dirette di gas a effetto serra per kWh entro il 2030, rispetto ai valori del 2017. Questo obiettivo è stato certificato dalla Science Based Targets initiative.
Enel chiude i primi nove mesi del 2019 con un utile netto ordinario di gruppo pari a 3.295 milioni di euro, in crescita del 14,1% rispetto allo stesso periodo del 2018. I ricavi sono in aumento del 3,4% a 57.124 milioni di euro.
Il CdA ha deliberato un acconto sul dividendo 2019 pari a 0,16 euro per azione, in pagamento dal 22 gennaio 2020, in crescita del 14,3% rispetto all'acconto distribuito a gennaio di quest'anno.
In questi nove mesi il Gruppo ha aumentato del 24% gli investimenti in asset development e ha lanciato sul mercato USA e poi in Europa le prime obbligazioni societarie al mondo legate al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, raccogliendo circa 4 miliardi di euro con una domanda 4 volte superiore l'offerta, a testimonianza della fiducia dei mercati verso questo innovativo strumento di finanza sostenibile.
Ad oggi la quota di partecipazione in Enel Americas è al 57,26% e salirà al 62% al completamento del secondo share swap.
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Il Messaggero