Ecobonus, Enea: 3,3 miliardi di investimenti nel 2018

ENEA INVESTITI 39 MILIARDI NELL'EFFICIENZA ENERGETICA DAL 2007
Enea scommette sull'efficienza energetica e raccoglie i risultati. Sono oltre 39 i miliardi investiti per interventi di riqualificazione energetica dal 2007 a oggi, di cui 3,3...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Enea scommette sull'efficienza energetica e raccoglie i risultati. Sono oltre 39 i miliardi investiti per interventi di riqualificazione energetica dal 2007 a oggi, di cui 3,3 miliardi spesi solo nel 2018, con un risparmio cumulato di circa 100 milioni di Megawattora (MWh). È il bilancio di 12 anni di ecobonus, presentato oggi a Roma nell'ottavo rapporto annuale sull'efficienza energetica.


Nel 2018, l’ecobonus ha consentito un risparmio complessivo di 16 milioni di MWh, pari al consumo medio annuo di energia elettrica e termica delle famiglie di una città di 2,5 milioni di abitanti. Risultati positivi si riscontrano anche per altre tipologie di incentivi: sempre nel 2018 il conto termico, destinato principalmente a iniziative per l’efficienza e per le rinnovabili nella PA, ha registrato un balzo in avanti del 115% con 93 mila richieste totali e un incremento del 90% delle incentivazioni ottenute a 190 milioni di euro. Il programma di riqualificazione energetica della PA Centrale Prepac, invece, ha raccolto 100 proposte progettuali per oltre 177 milioni di euro e i certificati bianchi per incentivare l’efficienza nelle imprese hanno comportato minori importazioni di energia elettrica e gas naturale per 14 milioni di MWh, con un risparmio di 400 milioni di euro sulla fattura energetica nazionale.

Nel 2018, i tre quarti delle domande di ecobonus per interventi nelle parti comuni dei condomini hanno riguardato la riqualificazione energetica dell’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda (detrazione del 70%) e circa un quarto il miglioramento delle prestazioni energetiche invernali ed estive (detrazione del 75%). Sono stati avviati, inoltre, i primi interventi per accrescere la sicurezza sismica che prevedono detrazioni dell’80% o dell’85% a seconda della riduzione della classe di rischio. 

I dati sull’ecobonus relativi al 2018 evidenziano che lo scorso anno le famiglie italiane hanno effettuato oltre 300 mila interventi di efficienza energetica, prevalentemente per sostituire i serramenti (1,2 miliardi di spesa), per coibentare solai e pareti (circa 1 miliardo) e per installare caldaie a condensazione e pompe di calore per il riscaldamento invernale (circa 800 milioni). Circa il 77% degli investimenti (2,56 miliardi di euro su oltre 3,3) riguarda edifici costruiti prima degli anni ‘80. In particolare, circa il 35% delle risorse (oltre 1,1 miliardi di euro) è stato destinato all’edilizia anni ‘60. Il 36% degli investimenti (oltre 1,2 miliardi di euro) ha riguardato una costruzione isolata (ad esempio una villetta mono o plurifamiliare), mentre più del 50% delle risorse (pari a oltre 1,7 miliardi di euro) è stato destinato per interventi su edifici in linea e condomìni con più di tre piani fuori terra.


«L’efficienza energetica si conferma come una delle leve più efficaci per ridurre i consumi e la spesa per l’energia di famiglie, imprese e sempre più anche della PA, un volano di crescita per una filiera industriale fortemente italiana. Come Agenzia Nazionale per l’efficienza energetica l’Enea è impegnata nel promuovere la diffusione di best practice e l’utilizzo di strumenti come le diagnosi energetiche nelle imprese e l’ecobonus condomìni con la cessione del credito. Il numero crescente di grandi e piccoli player, da Eni a Enel a Snam alle utilities, che offrono servizi incentrati sull’utilizzo dell’ecobonus condomini, dimostra la bontà della nostra intuizione di due anni fa che il Parlamento ha poi saputo recepire», ha commentato il presidente dell'Enea Federico Testa.






  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero