I sei principali sindacati nazionali degli Agenti di Commercio - Fnaarc, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs, Ugl-Terziario e Usarci - hanno scritto al premier Giuseppe Conte e...
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Il differimento del periodo di votazione ad un momento successivo alla cessazione dell’emergenza - si legge nella lettera inviata al governo - è un atto di responsabilità, prima ancora che un doveroso atto di carattere tecnico-amministrativo.
La campagna elettorale per il rinnovo degli organi della Fondazione non ha potuto avere liberamente corso nemmeno per il periodo minimo espressamente stabilito dalle norme vigenti. Non è quindi tollerabile che vengano trascurate tutte le possibili criticità che sarebbero derivate dall’eventuale scelta di confermare lo svolgimento delle elezioni nel mese di aprile.
Gli aventi diritto al voto, tra agenti e imprese preponenti, sono quasi 300.000. Una considerevole parte non ha fornito la propria PEC, determinando l’obbligo per la Fondazione di far pervenire circa 75.000 certificati elettorali a mezzo raccomandata e presso la sede di lavoro con le implicazioni che è facile immaginare (rallentamento del servizio postale, sedi di lavoro chiuse). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero