Economia circolare, Italia prima in Europa

Economia circolare, Italia prima in Europa
L'Italia conserva la leadership per l'economia circolare in Europa ma questo primato è a rischio. E' quanto emerge dal Rapporto nazionale sull' economia...

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L'Italia conserva la leadership per l'economia circolare in Europa ma questo primato è a rischio. E' quanto emerge dal Rapporto nazionale sull' economia circolare in Italia 2021, giunto alla sua terza edizione, realizzato dal Cen-Circular Economy Network (la rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile assieme a un gruppo di aziende e associazioni di impresa) in collaborazione con Enea.

Nella produzione circolare il nostro Paese accumula 26 punti, con un distacco di 5 punti dalla Francia. Tuttavia, rispetto al 2020, l'Italia è stabile al primo posto ma senza miglioramenti significativi; al contrario, la Francia nello stesso periodo cresce di un punto. Il vantaggio quindi si assottiglia. Entrando nel dettaglio, per la produttività delle risorse siamo in testa alla classifica. Ogni kg di risorsa consumata genera 3,3 euro di Pil, contro una media europea di 1,98 euro. In termini di quota di energia rinnovabile utilizzata rispetto al consumo totale di energia, l'Italia perde il suo primato: con il 18,2% scende al secondo posto, dietro alla Spagna (18,4%) ma davanti a Germania (17,4%), Francia (17,2%) e Polonia (12,2%).

Il riciclo dei rifiuti urbani nel 2019, secondo i dati Ispra, è stato del 46,9%, in linea con la media europea, posizionando l'Italia al secondo posto dopo la Germania. La percentuale di riciclo di tutti i rifiuti è invece al 68%, nettamente superiore alla media europea (57%): al primo posto fra le principali economie europee. Il tasso di utilizzo circolare di materia in l'Italia nel 2019 è stato del 19,3%: superiore alla media dell'Ue27 (all'11,9%), inferiore a quello francese (20,1%), ma superiore a quello tedesco (12,2%). Secondo quanto emerge dalle analisi, se si raddoppiasse l'attuale tasso di circolarità delle merci dall'8,6% (dato 2019) al 17%, si potrebbero ridurre i consumi di materia dalle attuali 100 a 79 gigatonnellate e tagliare le emissioni globali di gas serra del 39% l'anno.

“L’intera economia circolare muove numero straordinari: più di 210mila operatori del settore, 70 miliardi di fatturato l'anno” ha Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, osservando che “il Recovery Fund è uno degli strumenti che abbiamo per aumentare la nostra capacità e possibilmente rimanere leader, anche a livello mondiale”.

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Il Messaggero