Ue: sì alla flessibilità sui conti per l'Italia

Ue: sì alla flessibilità sui conti per l'Italia
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«Perseguire nel 2018 uno sforzo di bilancio sostanziale in linea con i requisiti della parte preventiva del Patto di stabilità tenendo conto la necessità di rafforzare la ripresa in corso e di assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche». È questo il testo della raccomandazione che l'Ecofin varerà venerdì prossimo al termine della discussione dei ministri che si riuniranno a Lussemburgo.


Stando alla bozza finale, i cui contenuti  Radiocor  è in grado di riportare, la conclusione Ecofin ha solo lievemente corretto la proposta della Commissione europea, enfatizzando maggiormente la centralità della questione del debito pubblico. La conclusione è: sì alla flessibilità all'Italia, ma con molta cautela. Niente riferimenti alla misura della manovra. In altre parole per sapere l'entità dello sconto sulla correzione del deficit 2018 (il ministro Padoan ha chiesto circa 9 miliardi) bisognerà attendere.

Tolto il riferimento esplicito della Commissione che indicava come per la legge di bilancio  2018 «intende fare uso del margine di discrezionalità alla luce della situazione ciclica» e sostituito con una formulazione più blanda: «Il Consiglio nota che la Commissione intende condurre una valutazione complessiva in linea con il Regolamento sui bilanci del 1997, in particolare alla luce della situazione ciclica italiana». Nuova la richiesta di «assicurare la tempestiva attuazione del programma di privatizzazioni e usare le entrate inattese per ridurre il rapporto debito/pil».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero