In arrivo Echeque, il nuovo assegno elettronico ideato da Em@ney, che potrà essere emesso dalle banche, dalle utility e anche dai negozi. Potrà...
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Le caratteristiche tecniche sono quelle dell’assegno elettronico che Em@ney aveva creato e lanciato a febbraio scorso ma con la differenza che la piattaforma per l’emissione viene messa a disposizione del partner commerciale. In questo modo l’azienda gestisce l’emissione direttamente dai propri computer e può anche integrare la piattaforma di Em@ney nel proprio gestionale in modo da utilizzare le interfacce già familiari.
«Non dovendo spedire un assegno cartaceo, ma un file o un messaggio che arriva al beneficiario via mail o sullo smartphone, si azzerano i rischi di smarrimento. A differenza di un comune bonifico, inoltre, con l’assegno elettronico non serve conoscere l’iban ma, oltre al nome, è sufficiente una e-mail e un numero di telefono mobile. Inoltre, il file che viene inviato riproduce sullo schermo la grafica di un assegno tradizionale; che, però, può essere personalizzata con il brand di chi lo ha emesso, posto nella posizione tradizionalmente destinata al logo della banca», ha spiegato l'amministratore delegato e fondatore di Em@ney Germano Arnò.
Diversi sono i vantaggi di poter gestire direttamente l'emissione con l'accesso alla piattaforma Em@ney. Per esempio per le grandi società è importante potere emettere un gran numero di assegni nella stessa giornata. La funzione di emissione massiva di eCheque consente di compilare e spedire anche un milione di assegni elettronici nello stesso istante: è sufficiente inserire nel sistema un file xml con i dati dei vari assegni e cliccare sul pulsante dell’invio. Dopo pochi istanti, tutti gli assegni sono stati compilati e spediti ai destinatari. Poi chi riceve l'assegno potrà incassarlo in vari modo: dal versamento sul proprio conto, tramite la banca online o lo sportello bancario, alla riscossione in contanti in uno dei propri punti vendita.
Gli assegni elettronici eCheque sono conformi alla 4a direttiva (antiriciclaggio), alla Psd2 (sistemi di pagamento) e alla Gdpr (riservatezza sui dati personali).
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Il Messaggero