È nato un algoritmo sulla piattaforma di Well-Work

È nato un algoritmo sulla piattaforma di Well-Work
Intelligenza artificiale e deep learning per conoscere i bisogni del dipendente attraverso un’esperienza personalizzata di offerta di servizi di welfare. Marco Milanesio,...

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Intelligenza artificiale e deep learning per conoscere i bisogni del dipendente attraverso un’esperienza personalizzata di offerta di servizi di welfare. Marco Milanesio, Ceo di Well-Work ci spiega come in questo intervento

“La nostra nuova piattaforma, lanciata poche settimane fa, utilizza l’intelligenza artificiale e il deep learning per attivare meccanismi di suggerimento che guidano l’utente nella navigazione, a partire dalle sue caratteristiche e dalle sue abitudini di navigazione, ma andando ben oltre. Man mano che l’algoritmo si affina questa tecnologia mira infatti a conoscere in tempo reale gli interessi del lavoratore proponendogli i servizi a lui più vicini, in termini di gusti e di bisogni esplicitati e inespressi. L’algoritmo infatti non tiene conto solo dello storico degli acquisti effettuati ma anche di altri dati che servono proprio a suggerire servizi targettizzati ma ad ampio spettro. Ad esempio, ma è comunque una banalizzazione perché il sistema è piuttosto complesso, a un lavoratore di 40 anni che risulta genitore la piattaforma può suggerire anche servizi per infanzia e per la cura della non autosufficienza (ipotizzando che possa avere genitori anziani di cui si prende cura) anche se l’utente non ha fino a questo momento acquistato questo genere di servizi. Resta ovviamente la possibilità tradizionale di visualizzare e selezionare, nelle categorie predefinite, tutti i servizi convenzionati”.

“La piattaforma è lo strumento attraverso cui il lavoratore fruisce del suo welfare – come ho anche spiegato in un’intervista apparsa su Secondo Welfare. Abbiamo cercato di migliorarla e renderla più funzionale, realmente al servizio dell’utente. In questo ci siamo ispirati alle già rodate piattaforme di e-commerce e di distribuzione di contenuti televisivi a pagamento che tutti conosciamo e che da tempo utilizzano algoritmi per rendere sempre più personalizzata l’esperienza di navigazione. La nostra ambizione è garantire al lavoratore un’esperienza unica interconnessa con la dimensione digitale; chi naviga dovrebbe “dimenticarsi” dello strumento ed essere focalizzato esclusivamente all’acquisto dei servizi, sia quelli che va a cercare per una esigenza esplicita sia quelli che possono potenzialmente fare al caso suo ma rispetto ai quali non ha necessariamente posto la sua attenzione. Vogliamo puntare al fatto che gli utenti, al di là dell’acquisto di buoni benzina e gift card – ai primi posti nelle preferenze di acquisto – siano stimolati, attraverso i suggerimenti che la piattaforma mostrerà, a prendere in considerazione altre opportunità, ad esempio sul fronte delle soluzioni assicurative e sanitarie, che maggiormente esprimono la natura “sociale” del welfare aziendale.
Certamente perché questo sia possibile è importantissimo agire anche sul fronte dell’offerta, sviluppando una rete sempre più estesa e qualificata di fornitori che, coi loro servizi, diano consistenza e contenuti alla piattaforma e ne alimentino l’algoritmo. Su questo il nostro impegno è quotidiano affinché la rete possa costantemente crescere ed arricchirsi. Come accennato prima, stiamo lavorando, in particolare, per estendere sempre più l’offerta dei servizi alla persona. Proprio in questa direzione intendiamo proseguire nel nostro lavoro di messa al centro della persona, creando un’offerta all’altezza delle esigenze delle persone”.

 

Marco Milanesio, Ceo di Well-Work

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Il Messaggero