Draghi: euro irrevocabile, Italia mai fuori dalla moneta unica

Draghi: euro irrevocabile, Italia mai fuori dalla moneta unica
«Staremo a vedere, certo». Così Mario Draghi in un botta e risposta con un deputato olandese che richiamava le osservazioni fatte in passato dal presidente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Staremo a vedere, certo». Così Mario Draghi in un botta e risposta con un deputato olandese che richiamava le osservazioni fatte in passato dal presidente della Bce sull'ipotesi di un'uscita dell'Italia dall'euro, che avrebbe comportato l'immediata restituzione del deficit italiano sul bilancio Target2. Draghi è tornato su quelle osservazioni: «Si possono dare tutte le risposte tecniche che si vogliono, ma il punto è che l'euro è irrevocabile e non intendo speculare su ipotesi che non hanno la minima base».


Il deputato olandese ha rilevato che l'Olanda vanta un surplus di circa 100 miliardi di euro verso il sistema Target2, e ha chiesto a Draghi se, applicando il medesimo ragionamento applicato all'Italia, «allora se uscisse dall'euro l'Olanda dovrebbe avere 100 miliardi indietro». Draghi ha liquidato ogni ipotesi di uscita dall'euro ribadendo che la moneta unica «è irrevocabile, e questo lo dice il trattato». Alla fine dello scambio con Draghi, il deputato ha detto «staremo a vedere, allora». Draghi ha replicato:
«Staremo a vedere, di sicuro».

Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha ribadito oggi che la ripresa dell'Eurozona «sta chiaramente migliorando» e che «si è evoluta e dall'esser fragile e diseguale si è consolidata ed ampliata». Lo ha detto nel corso di un'audizione al Parlamento olandese, aggiungendo che «gli stimoli della Bce hanno sostenuto questa ripresa».

Draghi ha fatto cenno anche all'inflazione, spiegando che occorreranno quattro condizioni perché questa si riveli «soddisfacente»: che raggiunga il target del 2% nel medio periodo, che si dimostri stabile su questo livello, che sia autosostenuta, cioè non dipendente dall'esistenza di un sostegno monetario, e che rispecchi le dinamiche di tutta l'area euro e non solo di un singolo paese. Da questi quattro criteri discende la definizione della Bce di «stabilità dei prezzi», ha chiarito Draghi, rispondendo anche a qualche cenno di disappunto dei parlamentari olandesi riguardo i magri rendimenti dei fondi pensione legati ai bassi tassi d'interesse.


Il numero uno dell'Eurotower ha poi ribadito che l'Eurozona si trova in una fase positiva del ciclo economico e che «ad un certo punto i tassi torneranno a salire», ma la vera sfida sono le pensioni. «Ma la vera sfida sulla quale dovremmo interrogarci - ha detto - è come faranno i Paesi a gestire pensioni con una società che invecchia».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero