Per il Documento di economia e finanza appena approvato dal governo, che comprende anche il Programma nazionale di riforma, oggi è il giorno del primo, seppur informale, esame...
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È a Roma Valdis Dombrovskis, vice presidente della commissione e responsabile per l’Euro e il dialogo sociale. gIà prima di entrare a Via Venti Settembre, per incontrare il ministro dell’Economia Padoan, l’ex premier della Lettonia ha fatto filtrare una sua prima impressione positiva, scrivendo su Twitter che Bruxelles apprezza l’accelerazione impressa dall’Italia al processo di riforma e guarda con favore all’impegno per un programma dettagliato.
Programma che viene definito “ambizioso”: secondo Dombrovskis la sua implementazione “avrà prevedibili effetti positivi sull’economia”. Al termine del'incontro con Padoan, il vicepresidente Ue si è detto fiducioso sul fatto che l'Italia possa centrare i suoi obiettivi di bilancio. Ma ha rinviato al prossimo mese, quando la commissione elaborerà le proprie previsioni di primavera, un giufizio più dettagliato sul Def. Questo vale anche per la questione delle clausole di salvaguardia e per l'utilizzo del cosiddetto "tesoretto": da parte europea non ci sono obiezioni allo stop dell'aumento del'Iva ed alla scelta di destinare fondi alla popolazione più povera: purché i saldi di bilancio non risultino peggiorati.
Il ministro Padoan ha parlato di "forte indentità di vedute" con Dombrovskis, che in precedenza aveva incontrato le parti sociali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero