Lavoro, a Matera il 69% dei giovani è in cerca di occupazione. A Monza solo il 9%

Matera, ammirata capitale europea per la cultura 2019, ma pure città in cui 2 ragazzi su 3 (il 69,2%) con meno di 24 anni non trovano lavoro, condizione che riguarda meno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Matera, ammirata capitale europea per la cultura 2019, ma pure città in cui 2 ragazzi su 3 (il 69,2%) con meno di 24 anni non trovano lavoro, condizione che riguarda meno di un coetaneo su 10 (il 9,2%) a Monza e Brianza. Ed il tasso di disoccupazione giovanile oltrepassa il 60% in province come Caltanissetta (64,8%), Vibo Valentia (63,4%) e Benevento (60,2%), mentre valori molto bassi si osservano in diverse aree del Settentrione, tra cui Trieste (11,7%) e Parma (11,9%).


LEGGI ANCHE: Conti pubblici, Gentiloni: «Applicherò patto usando piena flessiblità»

 
Un'emergenza, quella dei senza impiego (d'ogni età) del Mezzogiorno d'Italia, immortalata dall'Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro, che nella città lucana hanno promosso un convegno su sviluppo e legalità al Sud; nella Penisola, viene ricordato, sono «inattive il 34,4% delle persone fra i 15 e i 64 anni», con differenze notevoli sul territorio, visto che, ad esempio, nel 2018 la provincia con la quota più elevata di persone fuori dal mercato occupazionale è Caserta (52,5%), invece quella col tasso più basso è Modena, dove soltanto il 23,2% delle persone non ha incarichi, e neppure cerca una chance.

Fra gli under35, poi, il 36,6% dei ragazzi meridionali rientra nel novero dei cosiddetti 'Neet' (l'acronimo di matrice anglosassone che indica chi non lavora, né è impegnato in percorsi formativi, ndr), a fronte del 16,3% di chi risiede al Nord. Percentuali contenute di occupati, inoltre, si rilevano nella provincia di Trapani (38,4%), preceduta da Napoli (38,7%) e da Agrigento (38,8), mentre in vetta vi sono tre "virtuose" zone settentrionali, ossia
«Bolzano, con il 73,5% di attivi, Bologna con il 72,4% e Belluno con il 70,4%».


Il Sud, recita il dossier, tiene ben saldi i primi posti in classifica per tasso di disoccupazione: prime province sono
«Crotone e Agrigento (27,6%), seguite da Messina, dove più di un quarto della popolazione è in cerca di un impiego (25,5%)». Uno Stivale, dunque, che tende sempre più a separarsi, tra tessuti produttivi che viaggiano spediti ed altri che arrancano: la sola Lombardia, infatti, realizza «il 22,1% delle ricchezze del Paese, mentre le 8 regioni del Sud arrivano complessivamente al 22,5%». La linfa vitale per il Mezzogiorno, osserva il presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro Rosario De Luca, può arrivare dopo un «abbattimento strutturale del costo del lavoro» e attraendo «investimenti in infrastrutture e tecnologia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero