Def, per il 2021 si va verso un deficit del 10% e una revisione al ribasso della crescita del PIL

Def, per il 2021 si va verso un deficit del 10% e una revisione al ribasso della crescita del PIL
(Teleborsa) - Il primo Documento di economia e finanza (Def) del governo Draghi – che verrà presentato in Consiglio dei Ministri probabilmente la prossima settimana –...

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(Teleborsa) - Il primo Documento di economia e finanza (Def) del governo Draghi – che verrà presentato in Consiglio dei Ministri probabilmente la prossima settimana – potrebbe prevedere per il 2021 un deficit di bilancio superiore al 9,5%, in aumento rispetto a quello del 2020, e una crescita attesa del 4%, due punti percentuali in meno rispetto a quanto preventivato lo scorso autunno.


A incidere sulla crescita del disavanzo pubblico il primo scostamento di Bilancio già approvato dal Parlamento e utilizzato per finanziare il Decreto Sostegni e il peggioramento del quadro economico – "una contrazione nel primo trimestre è un dato ormai praticamente acquisito", ha già dichiarato il ministro Franco nella conferenza stampa dopo il G20 la scorsa settimana – a cui va aggiunto il prossimo scostamento di bilancio già annunciato dall'esecutivo.

Come ha calcolato il Sole 24 Ore, nonostante si possano inserire alla voce "risparmi" i fondi stanziati ma non richiesti in tema di ammortizzatori sociali – l'INPS ha calcolato che solo il 40% delle ore autorizzate per la Cassa integrazione sia stata effettivamente erogata – proprio il prossimo scostamento riporterebbe il deficit a sfiorare il 10%. Come. confermato anche dal presidente Draghi, l'ammontare delle risorse che verranno inserite nel prossimo provvedimento a favore di lavoratori e imprese dovrebbe superare i 32 miliardi del decreto Sostegni, con le ipotesi più accreditate che lo prevedono superiore ai 35 miliardi di euro.

Pessimismo anche sul fronte della crescita. Il prossimo Def infatti potrebbe allineare le previsioni di crescita del governo a quelle indicate anche dal Fondo Monetario Internazionale che vede per l'Italia una crescita di poco superiore al 4%. A ribasso anche le previsioni per il rientro del debito pubblico che nel 2020, secondo quanto ha calcolato l'Istat, si è fermato a 155,6%, rispetto al 158% previsto dalla Nadef che potrebbe però essere riproposto per il 2021 nel nuovo Def. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero