(Teleborsa) - Luce verde dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio (Upb) al quadro programmatico del DEF per il periodo 2019-2022, dopo il via libera di venerdì 12 aprile 2019 al...
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Come l'Istat, anche l'Upb conferma l'emergere di "primi timidi segnali di recupero" dell'attività nel breve periodo (primo trimestre), mentre persistono "forti rischi prevalentemente orientati al ribasso" nello scenario macroeconomico a medio termine, legati soprattutto al contesto internazionale, che "inducono cautela nelle previsioni" ed "incidono sulle scelte di consumo e di investimento di famiglie e imprese".
Pisauro ha definito la manovra d'autunno come un "puzzle complesso" che richiederà chiare scelte in termini di priorità ed una attenta valutazione degli eventuali effetti distorsivi, oltre che una adeguata trasparenza delle dinamiche redistributive insite nelle misure da adottare.
Quanto alla Flat Tax e più in generale alla riforma fiscale, l'Upb afferma che "richiederebbe l'identificazione di ulteriori misure compensative", una quantificazione dell'impatto finanziario complesisvo e dei beneficiari ed una attenta analisi ex post degli effetti redistributivi derivanti dall'eliminazione delle agevolazioni fiscali, alcune delle quali di estensione pluriennale.
Pisauro mostra critico rispetto alle privatizzazioni, pari ad un punto di PIL nel 2019 e 0,3 punti nel 2020 (pari i rispettivamente a 17,8 e 5,5 miliardi) ed afferma che i proventi potrebbero essere "di difficile realizzazione" se si guarda al trend delle privatizzazioni del precedente DEF 2015-2018. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero