(Teleborsa) - "Le politiche di bilancio non devono alimentare l'inflazione". È il richiamo lanciato per l'ennesima volta da un esponente della Bce, il vicepresidente Luis de...
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"Le misure che in questa fase si assumono anche a seguito dei forti rincari dell'energia "devono essere temporanee e mirate alle famiglie e le imprese più vulnerabili, che sono più duramente colpite dall'alta inflazione", ha aggiunto.
Da settimane la Bce sta richiamando i governi sul fatto che bisogna evitare provvedimenti che contribuiscano a spingere l'alta inflazione, perché questo potrebbe costringere l'istituzione monetaria stessa a muoversi in senso ancor più restrittivo del necessario, mentre sta alzando i tassi di interesse per far cambiare rotta al carovita.
Le misure di bilancio per sostenere l'economia - spiega de Guindos - "devono essere diverse rispetto a quello che erano durante il culmine della pandemia" quando l'economia europea veniva da un lungo periodo di inflazione troppo bassa.
Alcuni Paesi dell'area euro, nonostante la resilienza complessiva del settore bancario, "hanno accumulato vulnerabilità finanziarie negli anni recenti, in particolare collegate ai prezzi immobiliari e al crescente indebitamento di famiglie e imprese", ha detto il vicepresidente della Bce.
In determinati Paesi - ha proseguito - "sarebbe utile un'ulteriore stretta mirata delle politiche macroprudenziali" come il rafforzamento dei cuscinetti di capitale, perche' "dato il peggioramento delle prospettive economiche, ad alcuni Paesi farebbe bene aumentare ulteriormente la resilienza del settore finanziario prima che inizino a comparire rischi di credito". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero