Ddl concorrenza, il tempo stringe: l'intesa ancora non c'è

Ddl concorrenza, il tempo stringe: l'intesa ancora non c'è
(Teleborsa) - Ddl Concorrenza verso la fiducia: nonostante nelle scorse ore l'intesa sembrava vicina, la maggioranza non riesce ad uscire dallo stallo sui balneari e il tempo...

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(Teleborsa) - Ddl Concorrenza verso la fiducia: nonostante nelle scorse ore l'intesa sembrava vicina, la maggioranza non riesce ad uscire dallo stallo sui balneari e il tempo stringe.



Altra giornata intensa ieri con il Governo impegnato a illustrare in Commissione Industria al Senato il possibile punto di caduta. Lo spazio di una notte potrebbe non essere bastato per limare il testo in vista della riunione oggi della Commissione Bilancio di palazzo Madama. Commissione Industria convocata per le 10. Lunedì il provvedimento è atteso in Aula per l'approvazione, e oltre al nodo balneari, allo stato non c'è accordo neppure sulle nomine dei componenti delle authority.

Ed è sul temine residuo che si sta gioca l'ultima, decisiva battaglia sulle concessioni balneari. in riferimento al valore in base al quale saranno calcolati gli indennizzi per le aziende che non otterranno il rinnovo dopo anni di attività, quando cioè dal 2023 scatteranno le gare. L'aggettivo è stato inserito dal Governo con l'intento di specificare che si tratta di una valutazione al netto degli ammortamenti, ma Lega e Forza Italia nicchiano.


Proseguono, intanto, ma per il momento invano i tentativi di mediazione come quello del il senatore di Leu, Vasco Errani, ha provato a convincere i colleghi di FI e Lega dell'opportunità di considerare il valore al netto degli ammortamenti. "Ancora non c'è accordo, e non ci può essere se si parla di valore residuo. Si deve parlare di valore dei beni e basta", ha ribadito Massimo Mallegni, in quota Forza Italia.


Ma il ddl Concorrenza non è l'unico dossier ad agitare i sonni del Premier visto che è ancora aperta la partita sulla delega fiscale. Dopo una serie di slittamenti, è stata nuovamente calendarizzata alla Camera il 20 giugno. Prima però di riprendere l'iter in commissione Finanze serve una nuova riunione di maggioranza per mettere nero su cambio il nuovo accordo: la mediazione sul catasto individuata da Palazzo Chigi con Lega e FI ( non senza difficoltà) , è ancora in fase abbozzata e va dunque integrata con alcune richieste che sono state avanzate alle quali si sta lavorando. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero