Ddl Concorrenza, Confindustria: bene ricorso a legge annuale

Ddl Concorrenza, Confindustria: bene ricorso a legge annuale
(Teleborsa) - La concorrenza "è una strategia di politica economica che spinge le imprese all'efficienza nell'uso del capitale; indirizza le risorse verso quelle più produttive;...

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(Teleborsa) - La concorrenza "è una strategia di politica economica che spinge le imprese all'efficienza nell'uso del capitale; indirizza le risorse verso quelle più produttive; attiva innovazione, spingendo le imprese a ripensare di continuo i propri prodotti e processi, migliorando la qualità della vita e il lavoro delle persone".




Lo sottolinea il direttore generale di Confindustria, Francesca Mariotti, intervenuta in Audizione presso la X Commissione del Senato sul disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 per illustrare le valutazioni di Confindustria. Dal punto di vista del metodo, Confindustria apprezza "il ricorso alla legge annuale, in quanto l'utilizzo della decretazione d'urgenza non consente un'istruttoria adeguata delle scelte operate e induce la rincorsa a continui "ritocchi". Confindustria è pertanto favorevole allo strumento e, soprattutto, alla sua approvazione con cadenza annuale, che permetterebbe di strutturare progressivamente gli interventi a favore del mercato".

Quanto ai contenuti, il provvedimento "prevede diversi interventi settoriali, oltre a un rafforzamento del ruolo e delle prerogative dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Sebbene gli interventi siano in larga parte condivisibili, non mancano, secondo Confindustria, criticità e lacune, che andrebbero affrontate soprattutto per: garantire un'effettiva parità di trattamento tra operatori pubblici e privati in alcuni ambiti, come quello sanitario; prestare maggiore attenzione agli investimenti delle imprese, rivedendo alcune modalità di calcolo degli indennizzi per i gestori uscenti, come nel caso della distribuzione del gas naturale, nonche' garantendo l'effettiva tutela degli investimenti in innovazione, come nel caso dei farmaci equivalenti".


Evidenziata anche la necessità che "gli interventi guardino realmente al futuro assetto dei mercati, definito anzitutto dalle politiche europee per la transizione green, per far sì che le politiche pro-concorrenziali tengano conto dei relativi processi di trasformazione in atto".


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Il Messaggero