Dazi, Le Maire: inaccettabili minacce Usa su web tax

Dazi, Le Maire: inaccettabili minacce Usa su web tax
(Teleborsa) - Il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, ha definito "inaccettabili" le minacce di sanzioni statunitensi contro la digital tax di Parigi ed ha avvertito...

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(Teleborsa) - Il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, ha definito "inaccettabili" le minacce di sanzioni statunitensi contro la digital tax di Parigi ed ha avvertito che la Ue potrebbe rispondere con forza. "Il semplice progetto, che potrebbe applicarsi entro 30 giorni, di nuove sanzioni contro la Francia, è inaccettabile", ha detto Le Maire, a proposito delle ritorsioni alla Francia con dazi fino al 100% sui prodotti del Paese (tra cui spumanti, formaggi, borse) per un valore di 2,4 miliardi di dollari se andrà avanti con la digital tax che colpisce i giganti del web americani (Google, Apple, Facebook e Amazon). Ritorsioni che potrebbero estendersi anche ad altri Stati, fra cui l'Italia, se dovessero seguire la strada imboccata dalla Francia. "Questo - ha aggiunto il ministro - non è il comportamento che ci si aspetta dagli Stati Uniti nei confronti di uno dei suoi principali alleati, la Francia e in generale l'Europa".


La Francia, ha proseguito Le Maire, ha preso contatto con la nuova Commissione Ue per "assicurarsi che se ci dovessero essere nuove sanzioni americane, ci sarà certamente una risposta europea, una risposta forte". Secondo Le Maire è necessario "evitare di entrare in questa logica di sanzioni e risposte fra gli Stati Uniti e l'Europa. Non è nell'interesse di nessuno. Non del commercio né della crescita, né della stabilità politica".

L'annuncio di Whashington fa seguito a un'indagine aperta lo scorso luglio dal rappresentante commerciale degli Stati Uniti (USTR) che ha concluso che la legislazione francese denominata "Gafa" (Google, Apple, Facebook e Amazon) sta danneggiando le società statunitensi. L'Ustr ha anche aggiunto che prevede di aprire un'indagine contro Austria, Italia e Turchia per determinare se le imposte digitali stiano minacciando le società statunitensi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero