(Teleborsa) - I dati Istat riferiti al mese di ottobre hanno evidenziato una crescita dell'occupazione, come già osservato a settembre: in due mesi c'è stato un aumento di oltre...
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Il ridimensionamento del lavoro autonomo
Se il consolidarsi della ripresa ha prodotto, anche ad ottobre, effetti positivi sul mercato del lavoro, con un moderato recupero dei livelli occupazioni a cui si associa un progressivo rientro sul mercato di parte degli scoraggiati, per Confcommercio desta ancora preoccupazione il ridimensionamento del lavoro autonomo, "tendenza che è stata accentuata dalla pandemia". "Rispetto a febbraio del 2020 il gap è di 318mila unità. Per una ripresa più sostenuta dell'occupazione è necessario che anche questa componente torni a crescere", commenta l'Ufficio Studi dell'associazione.
Lo stesso allarme è lanciato dall'Ufficio economico Confesercenti: "Ai livelli pre-pandemia mancano ancora all'appello circa 200mila occupati e l'occupazione indipendente continua a soffrire in modo molto preoccupante: imprenditori, artigiani, professionisti e autonomi continuano a pagare gli effetti più pesanti della pandemia, con la quarta ondata che rischia di frenare la ripresa. Non bisogna abbassare la guardia, occorre continuare a sostenere le attività economiche del turismo, del commercio e dei servizi, per evitare il tracollo occupazionale ed economico del tessuto produttivo dei nostri territori".
La preoccupazione per il lavoro femminile
"I dati dell'Istat oggi certificano un aumento della disoccupazione a ottobre, che ci aspettavamo a causa della pandemia e che è comunque stata contenuta con gli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti. Ma quello che deve colpire è che comunque i 35 mila occupati in più registrati sono tutti uomini, con contratti di lavoro dipendente". È stato il commento della senatrice del PD Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio. "Abbiamo chiesto un piano straordinario per l'occupazione femminile e per questo abbiamo ottenuto la clausola di priorità per l'assunzione delle donne nelle imprese coinvolte nel Pnrr - ha aggiunto - Sarà necessario monitorare e accompagnare queste misure con politiche attive del lavoro per le donne, per la condivisione del lavoro di cura e per il welfare legato alla famiglia. Credo che queste siano priorità". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero