(Teleborsa) - Per poter inserire la "pizza napoletana" all'interno dei lo loro menù i ristoratori europei dovranno rispettare alcune precise regole per quel che riguarda...
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Questa dicitura ora potrà essere utilizzata sulle confezioni o nei menù di ristoranti e pizzerie in Italia e nell'Unione Europea solo se saranno garantite alcune caratteristiche relative alla preparazione: le ore minime di lievitazione, la stesura a mano della pasta, le modalità di farcitura, la cottura esclusivamente in forno a legna a una temperatura di 485°C e l'altezza del cornicione di 1-2 cm, con il controllo di un ente terzo di certificazione. I limiti riguardano anche l'utilizzo di materie prime di base, che devono essere made in Italy, come l'olio extravergine d'oliva, il basilico fresco, la Mozzarella di Bufala Campana Dop oppure la Mozzarella tradizionale Stg. I pomodori invece possono essere pelati, oppure pomodorini freschi.
"Se la "Pizza Napoletana" non avrà tutte queste caratteristiche – ha scritto in una nota la Coldiretti, commentando la decisione di Bruxelles – si configurerà un illecito sul quale l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi (Icqrf) è già al lavoro per aggiornare le relative disposizioni sanzionatorie inerenti alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari".
Il nuovo regolamento entrerà in vigore il 18 dicembre, mettendo "finalmente in sicurezza la fama internazionale di un piatto simbolo del Made in Italy", ha aggiunto Coldiretti.
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Il Messaggero