Dadone "lancia" la nuova PA: dallo smart working alla semplificazione

Dadone "lancia" la nuova PA: dallo smart working alla semplificazione
(Teleborsa) - Smart working, ma non solo. Messa a durissima prova, dall'esplosione della crisi sanitaria, la Pubblica Amministrazione che, sinora ha retto bene alla sfida, getta...

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(Teleborsa) - Smart working, ma non solo. Messa a durissima prova, dall'esplosione della crisi sanitaria, la Pubblica Amministrazione che, sinora ha retto bene alla sfida, getta le basi per una ripartenza solida.


Concorsi in 8-9 mesi, rispetto agli attuali 18. Questo uno degli obiettivi per la semplificazione delle procedure annunciata dalla Ministra per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone in audizione alla Commissione Affari Costituzionali della Camera

Si può pensare a concorsi, ha precisato la Ministra, che si svolgano "entro 8 o 9 mesi, rispetto agli attuali 18". Oltre a ciò, anche a causa delle restrizioni imposte dall'emergenza coronavirus, ha aggiunto che si sta studiando la possibilità "di dislocare le sedi di esame sul territorio, valutando anche orali in videoconferenza, ovviamente non da casa propria, ma da strutture definite".

P.A promossa -
"Sono orgogliosa che la P.A. non si sia fermata completamente in questa fase, anzi. Abbiamo deciso di riconvertire la modalità di lavoro organizzativa facendo lavorare la gente in smart working, e siamo partiti da una P.A. che nella narrativa generale parlava solo di furbetti", aveva detto pochi giorni fa il Ministro.


La strada pare segnata: semplificazioni delle procedure, e minori richieste di documentazioni, in tutti i campi: per i cittadini, per le prestazioni sociali, e per le imprese, nelle procedure edilizie. In particolare per l'ambito edile si parla di "snellimento dei procedimenti e riduzione dei tempi", pur nel confronto con gli enti locali.

A sostenere questo nuovo corso una Pubblica Amministrazione "diversa" il cui obiettivo non sarà timbrare il cartellino ma produrre risultati, assicura la Ministra.
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Il Messaggero