Da caro energia a pensioni, le priorità secondo Bonomi (e come affrontarle)

Da caro energia a pensioni, le priorità secondo Bonomi (e come affrontarle)
(Teleborsa) - "Dobbiamo affrontare le emergenze e in questo momento per imprese e famiglie l'emergenza è il caro energia. Abbiamo iniettato nell'economia 60 miliardi, messi a...

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(Teleborsa) - "Dobbiamo affrontare le emergenze e in questo momento per imprese e famiglie l'emergenza è il caro energia. Abbiamo iniettato nell'economia 60 miliardi, messi a disposizione grazie al rimbalzo importante del Pil nel 2021 e nel 2022 che ci ha consentito un extra gettito" ma "il prossimo anno ci sarà rallentamento, non avremo queste disponibilità e quelle poche che abbiamo servono per salvaguardare le imprese e il potere d'acquisto delle famiglie". Lo ha detto Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ai microfoni di Rai Radio 1.




Sulla fiammata dell'inflazione - Affrontare il tema dell'aumento dell'inflazione "solo con il rialzo dei tassi è sbagliato. E' giusto
cercare di contenerla, ma non si può fare solo per via monetaria, dobbiamo fare altri interventi", ha aggiunto il numero uno di Confindustria che ha parlato anche del nuovo regolamento europeo sul riciclo degli imballaggi, in pubblicazione il 30 novembre, che avrà "un impatto devastante su tutte imprese italiane e su tutte le filiere", andrà ad "impattare su quasi 7 milioni di posti di lavoro diretto. E' un impatto sociale pesantissimo".

Capitolo pensioni - "Credo che sulle pensioni si possa aprire un discorso molto serio sui lavori usuranti, sulle scadenze di fine anno, sulle persone fragili, ma fare battaglie identitarie non e' il momento. Capisco la legittima aspirazione dei partiti che vogliono rispondere al loro elettorato ma ci sara' tempo e modo e, se vogliono, daremo anche il nostro contributo. Oggi le risorse che abbiamo le dobbiamo concentrare sulle emergenze del Paese".

"Se vogliamo fare un intervento che si chiami Quota 101, Quota 102, che non metta in crisi i conti dell'Inps - ha concluso Bonomi - vuol dire ridurre strutturalmente l'importo della pensione e credo che oggi nessuno possa accettare di poter ricevere una pensione decurtata".


Un breve passaggio anche sull'aumento del tetto al contante che "non è un tema che abbiamo mai chiesto, le nostre imprese pagano e ricevono tramite bonifici. E' un dibattito che non mi appassiona, ci sono altri temi da affrontare". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero