(Teleborsa) - Il settore crocieristico ha visto la ripresa nel 2021, grazie soprattutto ad una stagione estiva eccezionalmente positiva, che ha consentito di recuperare parte del...
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Nel triennio 2022-2024 sono in programma in Italia oltre 821 milioni di euro di investimenti portuali sulla crocieristica, di cui 258 milioni di euro nell'area delle infrastrutture (31,4%), 231 milioni di euro per interventi di dragaggio (pari al 28,2%), 210 milioni di euro per nuove strutture e terminal crociere (il 25,7%) e 107 milioni di euro gli investimenti specifici riconducibili alle tematiche ambientali. A livello geografico, La Spezia, Brindisi, Trapani, Porto Empedocle e Venezia sono i porti che registreranno i maggiori investimenti nel prossimo triennio.
Le proiezioni indicano che a fine 2021 il traffico crocieristico nei porti italiani raggiungerà 2,7 milioni di passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti), con una crescita del 325% sui 645mila passeggeri movimentati nel 2020 in piena emergenza sanitaria Covid-19. Un risultato frutto soprattutto di una buona stagione estiva, ma che è ancora molto lontano dal record storico del 2019 (oltre 12 milioni di passeggeri movimentati).
A livello regionale, a fine anno sarà la Liguria a guidare la classifica con oltre 750mila passeggeri movimentati (+188% sul 2020) e 270 accosti (+183%), davanti a Lazio con 550mila passeggeri movimentati (+164%) e 290 cruise call (+233%) e Sicilia, con quasi mezzo milione di crocieristi movimentati (497.529, +401% sull'anno scorso) e al primo posto per numero di toccate nave (300 con una variazione del +361% sul 2020).
Analizzando, invece, le performance dei singoli scali, Civitavecchia consoliderà il suo ruolo di primo scalo crocieristico italiano per stima di passeggeri movimentati (quasi 550mila passeggeri). Genova confermerà il secondo posto già raggiunto nel 2020 (460mila passeggeri)m davanti a Palermo (circa 300.000 passeggeri e Bari (circa 230mila passeggeri), poi Napoli e Savona a contendersi la quinta posizione con, rispettivamente, circa 200mila e 180mila passeggeri movimentati, e Trieste, che dovrebbe chiudere l'anno con circa 140mila passeggeri movimentati.
Due novità nella top 10 nazionale: Monfalcone e Taranto (rispettivamente 100mila e quasi 90mila passeggeri movimentati. Tra i due porti crocieristici dovrebbe collocarsi al nono posto La Spezia (90mila passeggeri).
Risultati e variazioni positive che, complessivamente, riporteranno l'Italia al vertice europeo per traffico crocieristico movimentato nei propri scali dopo il sorpasso da parte della Spagna avvenuto nel 2020, con ben undici porti crocieristici tra i primi venti del Mediterraneo (Civitavecchia, Genova, Palermo, Bari, Savona, Napoli, Trieste, Monfalcone, La Spezia, Taranto e Messina). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero