Apertura in rialzo per Piazza Affari con il Ftse Mib che avanza nei primi minuti dello 0,68% e lo spread in calo a 202 punti base in attesa di sviluppi sulla crisi di governo che...
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Gli analisti vedrebbero con favore la formazione di un 'governo Ursula ', sostenuto da M5S e Pd in grado di varare una manovra finanziaria ormai alle porte e senza lacerare in paese in un'aspra campagna elettorale. E nelle principali piazze finanziarie europee che ieri hanno perso meno di Milano, i principali indici rimbalzano: a Londra il Ftse 100 guadagna lo 0,34%,
A Francoforte il Dax avanza dello 0,35%, e a Parigi il Cac40 segna un incremento dello 0,34%. Sullo sfondo restano i venti di rallentamento economico globale, le tensioni commerciali tra Usa e Cina, ma anche quelle tra il governo di Pechino e i contestatori di Hong Kong, la Brexit, con le ultime prese di posizione di Boris Johnson.
È in questo quadro che i mercati cercano nuovi spunti guardando a Fed e Bce che meeting di Jackson Hole, che si apre oggi nel Wyoming e che riunisce dal 22 al 24 agosto i big delle banche centrali, dovrebbero fornire indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria. In Asia Tokio ha seguito il trend negativo di Wall Street (il Dj ha terminato ieri con un -0,66%) archiviando la seduta con il Nikkei che ha ceduto lo 0,28% a 20.618 punti. E in attesa che Wall Street riprenda a scambiare titoli, i mercati attendono anche i dato macro in arrivo proprio dagli Usa: richieste mutui, vendite case esistenti e scorte petrolio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero