(Teleborsa) - C'è il rischio che le terapia intensive possano intasarsi entro un mese se non rallenta il ritmo dei contagi giornalieri a causa del sommarsi dei pazienti Covid a...
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"Occorre sicuramente dire che per fortuna non ci troviamo nella situazione drammatica che abbiamo vissuto l'inverno scorso: oggi abbiamo i vaccini che stanno difendendo in maniera importante la salute di milioni di italiani – ha precisato –. Questo significa che oggi i ricoverati sono soprattutto persone che hanno rifiutato la vaccinazione e altre che invece - anche se vaccinate - presentano condizioni di particolare fragilità ed alti fattori di rischio e stanno uscendo dopo 10 mesi dalla copertura piena dal contagio. Ma questa situazione si andrà presto a sommare all'influenza stagionale che causa circa 8.000 morti tra i pazienti più fragili e che nelle prossime settimane inizierà a circolare nel nostro Paese conducendo ad un affollamento di ricoveri pericoloso e probabilmente insostenibile".
"Occorre ripeterlo in forma chiara: a seguito del ricovero in terapia intensiva i pazienti hanno una possibilità di decesso che va dal 30 al 75% – ha sottolineato il presidente degli anestesisti italiani –. Dobbiamo evitare il più possibile questo tipologia di ricoveri". Anche per questo l'appello di Giarratano alla popolazione che vive in Italia è quello di vaccinarsi e ai vaccinati da più di 6 mesi di fare la terza dose. "Chiediamo al governo di mettere in atto già da subito la manovre necessarie per una maggior attenzione socio-sanitaria, senza non attendere il colore 'Giallo' che significa già 15% di ricoveri in più e nuovi morti", ha aggiunto.
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Il Messaggero