(Teleborsa) - In base alle prime indiscrezioni sul monitoraggio settimanale di Istituto Superiore della Sanità e Ministero della Salute, l'indice di contagio Rt di questa...
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Si fa comunque strada l'ipotesi di un'Italia senza zone rosse a partire da lunedì prossimo. Dalla Valle d'Aosta – unica Regione in lockdown al momento – infatti nella giornata di ieri sono arrivati i primi dati confortanti sui livelli di incidenza dei casi che sono scesi a 187 su 100mila abitanti, lontana dai 250 che fa scattare la zona rossa. Meglio anche l'indice Rt – di nuovo sotto a 1 – e la pressione sugli ospedali che va allentandosi. Anche nella mappa europea dell'ECDC, la Regione alpina ha abbandonato il rosso scuro. In zona arancione troverà anche Sardegna e Sicilia mentre per Basilicata, Calabria e Puglia si valuta la possibilità di inserirle in zona gialla.
Nel frattempo al governo si fanno più insistenti le richieste di Regioni e centro destra per un ulteriore allentamento delle misure. Sul tavolo ci sono l'apertura dei ristoranti al chiuso e palestre anticipata al 17 maggio (al momento è fissata per l'1 giugno), l'eliminazione o la revisione del coprifuoco e la cancellazione del parametro che con 250 casi ogni 100mila abitanti fa scattare automaticamente la zona rossa. Il governo non ha ancora fissato la data per la cabina di regia politica tra le forze di maggioranza, mentre l'ala rigorista continua a ribadire la necessità di procedere con prudenza per non vanificare gli sforzi fatti finora. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero